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Topics - KiaOra

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Ho il piacere di informarvi che Sabato prossimo 23 Giugno 2007 andrà in onda uno speciale di quasi 50
minuti della trasmissione 'Stella del Sud' dedicato a Polinesia Francese.

Appuntamento su Raiuno a partire dalle ore 16.15.
buona visione...

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Patchwork / AAA personale cercasi... di nuovo!
« il: 05 Aprile 2007, 20:44:50 »
Salve appassionati di Polinesia, c'è tra voi qualche addetto ai lavori che voglia lavorare nella mia squadra? Probabilmente pretendo tanto, ma penso che ne valga la pena, perchè l'ambiente di lavoro è bello e abbiamo la fortuna di fare un lavoro bellissimo...
Quindi se siete della zona, o se siete talmente appassionati di Polinesia da valutare un trasferimento dalle nostre parti (Spinea è alla prima periferia residenziale di mestre) contattatemi...
Cerco persone con i seguenti requisiti:
-un po' di esperienza presso agenzia viaggi o tour operator, meglio se con uso di crs Amadeus o altro crs
-conoscenza lingua inglese (se c'è anche il francese anche meglio... ma non è prioritario)
-capacità dialettiche, organizzative, attitudine al team working

Ps: quest'anno sono previsti anche viaggi "educational" per 2 o forse 4 delle persone già in forza al booking, non è da escludere per le nuove leve l'anno prossimo...

Attendo fiduciosa... ho messo altri annunci on line, ma fin'ora non ho trovato...

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Patchwork / previsioni clima prossimi mesi
« il: 04 Aprile 2007, 11:27:55 »
Ciao a tutti,
i climatologi danno finalmente buone notizie per il clima in Polinesia per i prossimi mesi: l'anno scorso le precipitazioni eccessive dovute al fenomeno ciclico del Nino hanno rovinato più di qualche giorno di viaggio a molti, ma per fortuna ora dovrebbe arrivare il periodo della Nina, che per la Polinesia vuol dire maggior stabilità climatica e meno precipitazioni. Qui i testo integrale in inglese da Tahiti News:

Science : 04/03/2007 at 10:49AM
El Nino is finished, El Nina may be on the way

(Tahitipresse) - The World Meteorological Organization (WMO) has made it official: El Nino, which has been blamed, along with climate warming, for weather disturbances throughout the globe since the second half of last year, "has now ended".

The immediate results, the WMO reported at the end of March, are neutral conditions throughout the Pacific Basin. And El Nina may be on the way, but the WMO is not yet betting the weather bureau on such a result.

The WMO is hedging on its predictions for one simple reason: "Forecasts made at this time of year notoriously lack skill, and the period March-May is often referred to as the 'spring barrier' in the predictability of El Nino and La Nina."

For those who may have forgotten, El Nino occurs when sea temperatures at the surface of the central and eastern tropical Pacific Ocean become substantially higher than normal. But La Nina occurs when sea surface temperatures in the same regions become lower than normal.

Simply put, an El Nino could mean the eastern Pacific, which includes French Polynesia, could have more tropical storms and cyclones, while the Atlantic, Gulf of Mexico and the Caribbean Sea could have fewer hurricanes. La Nina could mean the opposite effects - fewer tropical storms and cyclones in the eastern Pacific and more hurricanes than normal in the Atlantic, Gulf of Mexico and Caribbean.

So if a La Nina period is on the way that is good news for the eastern Pacific. But to be classified as a full-fledged La Nina episode, a threshold of a negative Oceanic Nino Index (ONI) of "less than or equal to -0.5 degrees Celsius . . . must be exceeded for a period of at least five consecutive months", according to the National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) in the U.S.

Meteorologists throughout the world closely follow such events because those temperature changes are strongly linked to major climate fluctuations around the globe. Once initiated, such events can last for 12 months or more. For example, the strong El Nino event of 1997-1998 was followed by a prolonged La Nina phase that extended from mid-1998 to early 2001.

The WMO notes that the El Nino event that prevailed during the second half of last year exerted "substantial influence on climate patterns during that period". Sea-surface temperatures were 2 degrees Celsius warmer than normal in December in the central and eastern Equatorial Pacific. That was one of several months that climate patterns displayed many characteristics usually associated with El Nino.

They included "drier than normal conditions across many parts of Australia, Indonesia and Fiji and unusually heavy rains and flooding across parts of eastern Africa and extended dry spells across many southwestern parts of southern Africa", the WMO reported.

El Nino rapidly dissipated during the first two months of 2007, "especially during February". That led to neutral conditions in the Equatorial Pacific. "Indeed, sea-surface temperatures had already become cooler than normal in the central and eastern Equatorial Pacific by the end of February."

Despite the unpredictability of developments in the tropical Pacific at this time of year, the WMO reported, "there are indications that cooler than normal waters may prevail over the next several weeks in the central and eastern Equatorial Pacific." If that proves to be accurate, a La Nina event would be confirmed, which would likely mean La Nina "would persist for much of the remainder of the year".

However, just to make sure, WMO said it plans a further update in the next two to three months (May to June), "given the uncertainty that currently exists on the expected conditions in the tropical Pacific.

Meanwhile, a tropical rainfall outlook for March to May predicts near or above average rainfall for the Tuamotu Archipelago and the Society Islands (the Leeward and Windward Islands). Near or below average rainfall is predicted for the Marquesas Islands, which experienced well below normal rainfall during February, according to the Island Climate Update prepared by NIWA Science, which is part of the National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) operation in New Zealand.

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Patchwork / AUMENTI IN VISTA...
« il: 22 Dicembre 2006, 11:14:22 »
Ciao a tutti,
abbiamo appena avuto la conferma che per le prenotazioni confermate dal 1 gennaio 2007 per tutto il 2007 ci sarà un aumento dell'1% sul costo dei pernottamenti e dei pasti in hotel, dovuto alla variazione delle tasse locali. L'aumento non riguarda il soggiorno nelle pensioni familiari, le crociere e i trasferimenti.
Fortunatamente le prenotazioni fino al 31/12 non saranno toccate, per qualche giorno si è temuto che l'adeguamento fosse retroattivo...

Se siete ormai in fase di decisione vi consiglio quindi di velocizzare la pratica e di chiudere entro il 30 dicembre... facendo attenzione alle clausole sugli adeguamenti. Vi avviso però che non sarà facile perchè suppongo come noi tutti gli altri t.o. sono molto occupati nei pochi giorni lavorativi tra una festa e l'altra a gestire alcuni cambi operativi di air Tahiti Nui...

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Patchwork / Polinesia su Google Earth
« il: 10 Dicembre 2006, 12:34:07 »
Se non lo avete mai fatto vi consiglio di scaricarvi i programma di Google Earth e di andarvi a vedere la Polinesia dal satellite... ci sono degli aggiornamenti e di certi posti, per esempio la laguna blu di Rangiroa, si vede talmente in dettaglio che potete contare le palme!!!
E' davvero straordinario...
Di altre isole, tipo Bora Bora o Moorea non c'è ancora un dettaglio così minuzioso ma si può vedere chiaramente la forma dell'isola, i colori, le sagome delle montagne e diverse foto come campionatura...
La selezione delle aeree più dettagliate è un po' casuale, per esempio si vedono atolli deserti delle Tuamotu che non sono collegati da Air Tahiti o che non hanno strutture ricettive... penso però che stiano aggiornando e che presto si potrà vedere molto di più... tenetelo d'occchio!!
Naturalmente potete vedere anche Las Vegas, New York, o anche casa vostra...

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Patchwork / ALITALIA... VI FIDATE A PRENOTARLA?
« il: 08 Dicembre 2006, 16:28:01 »
Ciao a tutti,
mi piacerebbe sapere qual'è la vostra opinione riguardo la situazione di Alitalia, se vi fidate a prenotare dei pacchetti con i voli della nostra compagnia di bandiera. Ho già preso ufficialmente una posizione dei confronti dei clienti che hanno avuto preventivi o fatto prenotazioni da ottobre 2006 in avanti, perchè non posso prendermi la responsabilità di quello che potrebbe succedere   nella peggiore delle ipotesi, perchè una cosa del genere potrebbe far fallire anche me... nessuna assicurazione copre infatti queste situazioni, ho quindi preferito limitare i casi a quelli che avevano già prenotato prima.
Tuttavia, soprattutto per l'alta stagione, i voli di Alitalia sono i più comodi (coincidenze senza obbligo di stop over per partenze da tutta Italia) e anche i più economici...
Questo è quanto riportiamo sui nostri preventivi/contratti:


Gentile Cliente,
Desideriamo richiamare la sua attenzione sulla situazione problematica della nostra compagnia di bandiera, che si trova attualmente in grave crisi finanziaria, come avrà certamente appreso dadiverse fonti di informazione, e ci impedisce di fare serenamente programmi a lungo termine.
Al fine di tutelare prima di tutto i suoi interessi le segnaliamo quanto segue:

1)Non includeremo in nessun caso nelle nostre proposte biglietti emessi su documenti Alitalia, in questo modo non vi saranno crediti sospesi con la compagnia in caso di insolvibilità.
2)Qualora esistano compagnie aeree alternative ad Alitalia che possano offrire disponibilità sui voli a parità di prezzo o con un costo leggermente superiore in automatico includeremo nel suo itinerario voli con questi vettori e non con Alitalia.

Talvolta risulta comunque necessario includere dei voli Alitalia comunque su biglietto di Air Tahiti Nui, Air New Zealand o Air Seychelles perchè non esistono compagnie alternative a parità di prezzo. In questo caso su vostra semplice richiesta potremo riquotare l'itinerario con voli di altre compagnie o con partenze da aeroporti diversi da quelli da voi richiesti, così potrete valutare se la differenza di prezzo è comunque accettabile per voi.
    Nel caso manteniate i voli Alitalia nel vostro itinerario possiamo indicarvi che normalmente, anche in caso estremo di fallimento di una compagnia aerea, dopo un periodo di transizione di qualche settimana, normalmente le linee vengono ripristinate da altri vettori o la stessa vecchia compagnia viene acquisita da una nuova società che  può garantire dei costi di gestione inferiori, come è già successo per compagnie di bandiera prestigiose quali Sabena e Swissair. Sarà nostra priorità durante questo eventuale periodo di transizione fornirvi delle riprotezioni su vettori alternativi e fare pressione sulle compagnie che operano i voli intercontinentali per stringere accordi con altri  vettori.
Non possiamo tuttavia in nessun caso assumerci per vostro conto il costo delle eventuali modifiche per differenza sulle tariffe applicate nei nuovi biglietti che potrebbero rendersi necessarie per sostituire i voli di Alitalia, in quanto ne le assicurazioni, ne altri vettori sono disponibili a coprire tale danno economico. Rimarrà in tal caso vostro diritto recedere dal contratto senza penali in caso di modifica sostanziale del viaggio, tuttavia segnaliamo che rimarranno a vostro carico eventuali penali di annullamento per i servizi in loco qualora, ci venisse rifiutato il rimborso,  producendo copia ell'estratto conto di penale del nostro fornitore.

Ma domando anche quanti di voi preferiscono spendere molto di più per un biglietto per la Polinesia piuttosto che prendere un volo Alitalia, o se alla fine, vedendo differenze anche di 3-400 euro a persona, non accettereste il rischio. Rispondete numerosi, penso sia utile per tutti...

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... CON LA SOLITA SCUSA CHE VADO PER LAVORO...                                

Chi mi conosce sa che la Polinesia Francese è per me prima di tutto una grande passione, ma sono la prima a dirmi fortunata perchè è anche  il mio lavoro... Per questo la scelta per il viaggio di quest'anno è stata inevitabilmente e prima di tutto la Polinesia... Detto questo c'era anche la voglia e l'esigenza professionale (sì lo so, è la solita scusa...) di scoprire gli Stati Uniti. Avevo già visitato New York, ma sia io che Giulio desideravamo scoprire San Francisco e i grandi parchi naturali dell'Ovest...
Dopo lunghe meditazioni e ricerche, nonchè dopo aver richiesto commenti a tutte le mie colleghe come e più di molti altri clienti per ogni dettaglio finalmente si parte!!!
8/09/06: Volo Venezia – Parigi – Los Angeles – Papeete. Tutto fila liscio, puntuale e senza intoppi... a parte qualche controllo in più a Parigi, ma sapevamo di dover buttare i liquidi...
Arriviamo a Papeete e questa volta siamo in due a fermarci incantati davanti al complessino musicale che da l'accoglienza all'aeroporto... dopo 24 ore e rotti di viaggio per un momento non sentiamo la stanchezza, ma solo una grande gioia e la sensazione di essere “di nuovo a casa”...
   Non nego che per me sia più facile, ma se riusciste a tornarci anche voi che ci siete già andati in passato, vi garantisco che riprovare le stesse emozioni della Polinesia non è meno affascinante della prima volta. E anzi, chi come me ormai qui si sente a casa, lo comunica inconsciamente, e loro, i Polinesiani, sembrano accorgersene, e ancora più che la prima volta ci siamo sentiti accolti come due di loro... ci siamo sentiti tra amici, quasi che ci dicessero “era ora che ripassaste da queste parti...”!!!
Abbiamo prenotato all'Airport Motel, comodissimo, proprio vicino all'aeroporto, con camere semplici ma nuove e con aria condizionata. Se arrivate dal volo intercontinentale vi consiglio di prenotare il trasferimento in arrivo perchè l'hotel è a 200 mt dall'aerostazione ma quasi in verticale, e questa distanza è misurata correttamente solo se percorrete una scorciatoia non facilmente individuabile di notte dopo un lungo viaggio, mentre discendere da lì all'aerostazione è molto più semplice.
09-12 /09/06: FAKARAVA: Al mattino ci alziamo prestissimo perchè il volo per Fakarava è alle 7.10,  Vado a piedi verso l'aerostazione da sola, mentre mio marito attende il trasferimento per via dei numerosi bagagli. Incontro due simpatici Polinesiani, uno aveva 3 collane di fiori. Saluto (ormai è un po' ritornare alle belle vecchie abitudini) con un bel “Ia Orana” e allora ricevo in cambio una bella collana di tiare!! Ringrazio e sorrido, e per questo mi regalano anche le altre due collane... ma vi garantisco che non mi stavano aspettando!!!
Approfitto del vantaggio di tempo per cambiare e comprare una sim Vini, visto che ci avevano detto che 3 non aveva ancora accordi di roaming... nel contempo arriva Giulio, compriamo qualcosa per colazione velocemente (lui compra anche dei sigari alla vaniglia) e ci imbarchiamo per Fakarava...
Mi rendo conto in aereo, sorvolando il reef di Fakarava, di una strana sensazione: è un po' come se stessimo ricominciando il viaggio da dove lo avevamo interrotto l'anno scorso, ma sembra quasi che quest'anno non sia passato... mi sembra ieri che salutavo Fakarava e l'ultimo tramondo in Polinesia del 2005, e adesso splende il sole in questa nuova avventura, ma è sempre la stessa meravigliosa avventura Polinesiana che continua!!!
   All'aeroporto incontriamo Sanè, il proprietario di Tetamanu Village e Marc, l'istruttore di sub che lavora presso il centro interno alla pensione. Prima di andare al porto per iniziare la traversata della laguna li accompagnamo per qualche commissione a Rotoava, unico villaggio di Fakarava. Passiamo per il panettiere e Marc ci presenta Mama Catrine, questa dolcissima vecchietta che confeziona oggetti di artigianato meravigliosi e li rivende nel suo piccolo negozio, credo l'unico del genere a Fakarava... non compriamo niente, ma la salutiamo affettuosamente (pensiamo ancora a Mama Naumì di Tahaa...), non si può non voler bene a queste meravigliose signore, e lei è ben contenta di farsi una foto con noi... se passate per Fakarava andatela a trovare!!!
Saliamo quindi sulla barca e iniziamo la lunga traversata (quasi 2 ore) che ci porta nella zona sud di Fakarava, vicino all'altra pass, nel luogo che si chiama Tetamanu, un villaggio di pochissime case quasi disabitato, ma di grande importanza storica per la Polinesia perchè vi è stata costruita la prima chiesa cattolica. In realtà questo posto magico vi conquisterà principalmente per le meraviglie naturali e la lontananza dal mondo civilizzato che lo caratterizzano... non consiglio questo soggiorno a tutti, ma solo a chi sa rinunciare alla serenità della vicinanza con  una minima urbanizzazione e infrastrutture, e soprattutto a più di qualche comodità: le risorse alimentari, la luce elettrica, l'acqua calda (che non c'è) devono essere di secondaria importanza, ma se accettate questa regola per voi si apre un mondo meraviglioso!!!
In mezzo al nulla, al nostro arrivo, ci accoglie una persona fantastica: Annabelle, la proprietaria. Una Polinsiana un po' improbabile: bionda (???) e di una eleganza impeccabile, sebbene il contesto lontanissimo da qualsiasi civiltà non lo richieda affatto... Annabelle è una donna straordinaria, padrona di casa eccellente e un'ottima cuoca (sa fare discretamente anche pasta e pizza...) e, diversamente da molti Polinesiani, parla anche un'ottimo Inglese. Questo ci rende sicuramente le cose più facili, visto che il nostro francese è a dir poco elementare...
   A Tetamanu la barriera corallina è così stupefacente da essere diventata patrimonio Unesco di tutta l'umanità... eppure pochi sono gli eletti che potranno ammirarla! Sul molo principale della pensione è stato costruito un bungalow overwater dove ha sede la cucina e il refettorio della pensione. Da questo punto di osservazione privilegiato, attraverso le acque blu e trasparenti, (spesso un fiume per via della forte corrente richiamata dalla vicinanza con il pass) vediamo passare squaletti, cernie, murene, enormi quantità di pesci di reef di diversi tipi, e sparecchiare la tavola diventa uno dei momenti più divertenti della giornata: non appena Annabelle rovescia in acqua i resti di cibo lo spettacolo raggiunge il suo massimo picco di vivacità!
Facciamo qualche immersione, tutte assolutamente bellissime! La cosa più straordinaria di Tetamanu è sicuramente lo stato di integrità dei coralli, e ovviamente anche la fauna che li popola è sicuramente notevole: squali pinna nera e bianca, cernie e vari pesci di barriera, barracuda, murene... quest'anno non siamo fortunati con gli incontri di fauna pelagica: niente mante, delfini, balene... ma comunque “Fakarava Television” come dice Giulio, è un vero documentario che ti passa davanti agli occhi nelle acque limpide mentre un po' pinneggi e un po' ti fai trasportare dalla corrente entrante...  L'ultima immersione che facciamo è un'immersione notturna: poco dopo il tramonto ci immergiamo direttamente dalla riva. Non occorre andare molto in profondità: il giardino di coralli è davvero ricchissimo anche a poche decine di centimetri dalla superficie. Di notte escono creature che di giorno restano nascoste: vediamo moltissimi ricci di diversi colori e specie, pesci scorpione, murene fuori dalla tana, e gli occhi degli squali che alla luce della torcia risplendono come quelli dei gatti... è stata un'immersione davvero emozionante! Alla fine di tutte le immersioni avevamo la grandissima comodità di terminare direttamente davanti al centro diving, altro che 40 minuti di barca veloce dal pass nord a Rotoava!
Durante il giorno, se non fate immersioni potete passeggiare sul motu e trovare qualche punto dove la corrente non è mai troppo forte e si può fare il bagno, oppure vi potete far portare al motu dove nidificano le sul;, ma l'esperienza più bella e romantica probabilmente di tutti i nostri viaggi alle Tuamotu è stata l'escursione al motu deserto appena oltre la pass. Il giro d'acqua dell'atollo spinge tutta la sabbia in senso orario, pertanto la zona disabitata dell'atollo ha diversi motu con lingue di sabbia rosa che creano giochi di colore e profondità straordinari, mentre i motu a est della pass sono rocciosi  (la sabbia c'è più o meno nuovamente a nord nella zona di Rotoava fino all'hotel Maitai e un po' più giù). Credo di aver visto l'equivalente delle “Sabbie Rosa” e della “Laguna Blu” in un unico luogo, fatto di tratti di laguna turchese, motu ricoperti di palme e piante e lingue di sabbia e corallo rosa.... con la sola differenza che ci hanno lasciato lì completamente da soli per tre ore (altro che 20 persone alla volta come capita alla laguna blu) prima di tornare a riprenderci per il pranzo... ho detto ad Annabel che tornerò da loro, se potrò, quando vorrò provare ad avere un bimbo!!! Insomma, inutile dire che Tetamanu ci è rimasto nel cuore e che partire da lì è stato davvero difficile!  Ricordo con affetto anche Sanè, marito di Annabel, un uomo di poche parole ma che ama e cura la sua proprietà (e il suo cane...) con grandissima dedizione, Marc, l'istruttore di sub, molto cordiale e i due ragazzi che lavoravano alla pensione Tetamanu Sauvage, Erwin e Steven... Steven è anche un artista, il suo problema era che amava troppo fumare “pacalolo”... ma conoscere queste persone di cuore è sempre toccante: Steven ha voluto regalarci un flauto polinesiano decorato personalmente da lui con tanto di dedica, solo perchè Giulio gli aveva regalato qualche sigaro.... Tetamanu Sauvage si trova sul motu accanto a Tetamanu (5 min. a piedi), collegata da un nuovo ponte. La vista e i colori sono fantastici, e la posizione è molto più romantica e tranquilla. Ci sono meno problemi di corrente e di zanzare... ma per vedere i coralli dovete buttarvi in acqua e fare snorkelling (con le scarpette mi raccomando...), perchè il “ristorante overwater” è una particolarità unica di Tetamanu Village, in quanto Sauvage ha un ristorante indipendente.
12/09/06 Partiamo in tarda mattinata... mi viene da piangere... Annabel ha preparato il pranzo... che carina! Già pensavo di dover mangiare un pacchetto di patatine al gambero di quelli che vendono in aeroporto... Anzi, ci segue fino a Tahiti perchè deve andare in Televisione... è una vera star! In aereo chiacchieriamo un po' di come va la Polinesia, di come i Polinesiani gestiscono le pensioni, facciamo qualche pettegolezzo da donne ecc.  È stato molto interessante e divertente... Durante il transito mii hanno organizzato un'ispezione all'hotel Sofitel Tahiti che l'anno scorso non avevo visto... mi è piaciuto: le camere nuove sono confortevoli e ben arredate anche se forse un po' piccole. Direi che va benissimo e visto il prezzo inferiore lo preferirei ai vari Sheraton ed Intercontinental. Dopo l'ispezione prendiamo l'aereo per Huahine e arriviamo ormai quando è già buio. Siamo ospiti dell'hotel Relais Mahana, categoria 3 stelle. I bungalow sono semplici e non esattamente nuovi. So però che l'hotel chiude tra poco per qualche mese per un restyling, vedremo le foto.... La posizione però è eccezionale: una spiaggia bellissima, con una laguna turchese davanti e molti pesci: uno dei pochi posti dove si può vedere qualche pesce pagliaccio nell'anemone a pochi passi da riva. La cucina del Relais Mahana è buona, ma a volte un po' forzatamente ricercata nei decori e negli abbinamenti che onestamente stonano con il contesto in un hotel di categoria non altissima e dallo stile un po' anni 80 nell'architettura e nei decori...  per il resto devo dire che sono bene organizzati, il personale è cortese e si sta molto bene...
13/09/06 Oggi abbiamo prenotato un'immersione. Il diving si trova a Fare, dall'altra parte dell'isola, quindi il transfer è piuttosto lungo... ma il paesaggio di Huahine è meraviglioso, non ci dispiace affatto girarla...
Sulla barca del diving un colpo di vento fa volare in acqua gli occhiali da vista di Giulio... e dire che di solito in barca se li lega sempre con un laccio galleggiante... proprio oggi se l'è dimenticato... che sfiga, si prospetta ancora un lungo viaggio solo con gli occhiali da sole graduati!!!
L'immersione è bella, ma l'acqua non ha le trasparenze degli atolli: un'isola montuosa come Huahine naturalmente produce qualche deposito in più...  Al pomeriggio ci concediamo un po' di relax con qualche bagno e un bel po' di snorkelling... Ma subito dopo il tramonto facciamo un'altra uscita di snorkelling notturno con le torce da sub: fantastico!  Molti animali quali murene giganti, pesci scorpione, moltissime specie di ricci escono allo scoperto solo dopo il tramonto...
14/09/06 Dopo colazione lasciamo l'hotel e partiamo alla scoperta dell'isola con un auto a noleggio. Il paesaggio è verdissimo,  cambia continuamente e si avverte molto poco la presenza del turismo. Se soggiornate a Huahine vi consiglio caldamente di prenotare un'auto per fare il giro, ne vale la pena davvero! Visito alcune pensioni e l'hotel Te Tiare, facciamo qualche acquisto e poi andiamo in aeroporto, dobbiamo partire per Bora Bora con il volo delle 6... Arriviamo finalmente a Vaitape dove possiamo riabbracciare Michele e Ludovica! Passiamo una splendida serata al Blody Mary, un locale carinissimo dove si mangia del pesce meraviglioso (vi consiglio di andarci una sera...), abbiamo così tante cose da raccontarci, il tempo vola troppo in fretta...
15/9/06    Al mattino presto è già ora di ripartire e salutare i nostri amici... appuntamento a Venezia, con Ludovica a ottobre, con Michele a dicembre... sigh...  La laguna di  Bora Bora è sempre così fascinosa vista dalla barca, mentre siamo sulla navetta che va all'aeroporto mi ripropongo di tornare e passarci qualche giorno prima o poi, non di passare sempre di qua così in fretta... Dall'aereo in decollo da Bora Bora vedo però lo scempio del St. Regis accanto al Meridien e al Thalasso, ed ecco che spunta un altro hotel ancora più grande... cosa devo dire... non mi va proprio giù questo rospo... Le ragazze di Tekura Travel mi dicono poi che si tratta del Four Seasons... di prossima apertura... ok, un'altro hotel che non consiglierò...
   Siamo in viaggio per Rurutu, dove ho programmato l'escursione di snorkelling con le balene... pare che però quest'anno di balene non ce ne siano... e infatti atterrando a Tahiti ne vedo tre: 2 adulti e un balenottero con tanto di sbuffo appena fuori dal reef di Tahiti! Chissà a Rurutu...
   All'arrivo a Tahiti ci aspetta una guida turistica fantastica (faccio una gaffe ma non mi ricordo il suo nome...) per portarmi a vedere l'hotel Radisson. Facciamo una piacevolissima chiaccherata per la strada, ma lasciamo però Giulio a Papeete perchè così ha il tempo di andarsi a comprare delle lenti a contatto mono uso e degli occhiali da sole non graduati...
   L'Hotel Radisson mi piace, è soprattutto particolare la sua spiaggia nera, sicuramente molto soffice contrariamente alle altre spiagge della Polinesia, tuttavia credo sia piuttosto lontano dall'aeroporto e penso ne valga la pena solo se si fa un soggiorno prolungato. Di ritorno a Papeete passiamo per gli uffici di Tekura per salutare... le ragazze sono indaffaratissime: quest'anno la Polinesia va davvero alla grande! Torniamo di corsa in Aeroporto, giusto il tempo di agguantare un panino e siamo sull'aereo per Rurutu. Dopo un'ora e mezza di volo sopra le nuvole arriviamo su un'isola dalle forme molto diverse di quelle a cui ci siamo abituati in Polinesia: I rilievi sono quasi sempre dolci, ma a tratti verticali anche a picco sul mare, il reef è molto vicino alla costa e solo su alcuni tratti dell'isola. Le coste sono circondate da molte spiagge bianche bellissime e c'è in genere molta più sabbia, ma alcuni tratti sono direttamente sull'oceano pertanto non è tutta balneabile. Ci sono diverse falesie e grotte di roccia di origine corallina, sulla cui volta possiamo vedere conchiglie e coralli fossili, veramente stranissimo! La cosa più impressionante dell'isola è però la rigogliosa vegetazione: se Huahine ci ha impressionato Rurutu la supera. La gente attende all'aeroporto con particolari collane di fiori e pezzi di frutta con un profumo fortissimo, le stesse che vengono regalate a chi è in partenza, per cui all'arrivo dell'aereo sotto la piccola tettoia dell'aerostazione si forma una ressa e un caos incredibile, forse mezza isola si trova lì... facciamo fatica a trovare chi ci sta aspettando in mezzo alla confusione, come in altre isole spesso i proprietari delle pensioni non hanno cartelli, quindi bisogna chiedere... ma tutti sono ben disponibili ad indicarti la persona a cui devi rivolgerti... Ci accoglie un omone dai lineamenti mezzi orientali e mezzi Polinesiani... Landry Chong, della Pension Temarama. Nella sua pensione si sta benissimo, si mangia divinamente e si spende davvero molto poco... l'unico problema per noi è che non parla inglese, quindi ci siamo capiti con il nostro francese imparato in Polinesia molto approssimativo... quello che personalmente non ho gradito è stato l'atteggiamento degli altri ospiti francesi della pensione, che pur parlando un po' di inglese non hanno fatto a tavola (un unica tavola per 10 e noi eravamo seduti in mezzo a tutti) nessuno sforzo per coinvolgerci nella conversazione... un vero peccato perchè ho solo potuto intuire qualcosa dai loro discorsi... Alla seconda sera Giulio non ha resistito alla tentazione di mettersi la maglietta della Nazionale... come dire, “vi ricordo comunque che siamo noi i campioni del mondo ... tiè..” ... quando ci vuole ci vuole...
Dedichiamo la prima mezza giornata all'esplorazione di Rurutu in compagnia con Ive, presidente del comitato per il turismo dell'isola e proprietario della pension Manotel, una struttura davvero molto graziosa e di fronte ad una bella spiaggia. Per altre informazioni su Rurutu visitate il sito della pensione: http://www.lemanotel.com/ .Yves parla un pessimo inglese, ma è ammirevole come si impegna per farci capire il messaggio, così con un po' di inglese, un po' di francese, un po' di italiano e diversi neologismi impariamo moltissimo della geologia e della natura dell'isola, che merita assolutamente di essere vista per le sue meraviglie e per la sua gente, veri Polinesiani molto poco contaminati dal turismo e dalla globalizzazione... . Il cielo è coperto, la temperatura è fresca e a metà pomeriggio devo mettere la giacca. Alle Australi è meglio venire nelle nostre stagioni intermedie o eventualmente nel nostro inverno: durante la nostra estate fa troppo freddo per godersi il sole e il mare, inoltre le Balene si vedono di più tra settembre e ottobre, ma non molto a luglio e agosto come mi avevano raccontato... speriamo bene per domani...
16/09/06: Al mattino vengono a prenderci quelli del Raie Manta Club per la tanto agognata escursione di whale whatching... indovinate un po'? Pa de Baleine... Nessuna Balena! L'ultima è stata intravista una settimana prima... però i soldini naturalmente li hanno voluti.... Fortunatamente dopo il whale whatching abbiamo previsto un'immersione... questa è stata invece molto interessante: conformazioni rocciose sottomarine rendono il fondale molto vario, ci sono meno pesci che nelle tuamotu e soprattutto meno squali (ne avvisto solo uno durante tutta l'immersione), ma la fauna è diversa e apprezziamo moltissimo l'esperienza. Temperatura dell'acqua 24 gradi, 3-4 gradi in meno che nelle altre isole. In questo periodo c'è una straordinaria invasione di stelle marine giganti e velenossisime. Un vero pericolo perchè si stanno mangiando tutto il corallo e hanno un solo predatore poco diffuso in zona. Yves però conosce bene l'isola e non è preoccupato, dice che è un fenomeno ciclico, si risolverà... speriamo!
17/09/06: E' il nostro ultimo giorno in Polinesia. Mettiamo al sole l'equipaggiamento diving, il viaggio è ancora lungo e non vogliamo trovare muffa quando arriviamo a casa!  Dopo colazione facciamo un giro in chiesa per vedere la messa: è uno spettacolo da non perdere: le signore vestite di tutto punto con i loro cappellini di paglia e fiori e i vestiti coloratissimi, i cori polifonici che tutti cantano con grinta, c'è ancora un posto dove la religione ha un senso per tutta la comunità...  noi non siamo praticanti, ma la cerimonia è comunque affascinante!
Morale: visitate se potete Rurutu e le Australi: sono un angolo di paradiso incontaminato, lontano dal nostro mondo diversi anni luce, se sarete fortunati vedrete anche le balene, che in realtà però si incontrano molto facilmente anche a Moorea e Tahiti, per non dire anche più facilmente...
A Rurutu è un ottimo posto dove avvicinarle se le incontrate perchè qui sono molto tranquille... ma non deve essere lo scopo del viaggio, non sono l'unica persona venuta fin qui che è rimasta delusa perchè non ha visto le balene... ma viaggiando per il mondo fortunatamente ho imparato che la delusione per non aver visto quel che ci si aspettava non deve essere il sentimento predominante, soprattutto di fronte a tante meraviglie inaspettate... prendete ogni posto con gli occhi di un bambino, preparate il viaggio e programmate le cose da fare per non perdere tempo, ma una volta fatto questo dimenticatevene... altrimenti sarete troppo concentrati su quello che dovete fare e vi perderete tante belle sorprese...

 Al pomeriggio arriva purtroppo l'ora di partire...  Saldo il conto che mi viene richiesto (e già mi sembrava poco...), ma poi Landry, non convinto, mi richiama e mi da indietro 40 euro...
Salutiamo Rurutu guardando i volti di queste persone genuine e ingenue all'aeroporto e scesi dall'aereo. Mi rimarrà per sempre negli occhi il volto della giovane mamma di Rurutu, partita con il marito e due bambini piccoli per Tahiti, vestita con il tradizionale camicione fiorito, cappello di paglia e a piedi nudi per l'aeroporto di Papeete...
La nostra prossima meta è San Francisco... mi piange ancora il cuore all'idea di lasciare la Polinesia un'altra volta, ma questa volta so che l'antidoto esiste: ritornarci!!! Chi lo sa, la prossima volta forse per mettere in cantiere un bimbo...

PS: Queste sono le tappe del mio viaggio negli Stati Uniti, se trovo il tempo e vi interessa vi scriverò anche questa parte del racconto...

IN AUTO DA  SAN FRANCISCO A PHOENIX (km indicativi, totale 2562 + side trips):
18-20/09 San Francisco
20/09 San Francisco – Yosemite 320 km
22/09 Yosemite – Death Valley 575 km
23/09 Death Valley – Las Vegas 225 km
24/09 Las Vegas – Bryce Canyon 395 km
25/09 Bryce Canyon – Page 238 km
26/09 Page – Monument Valley 209 km
27/09 Monument Valley – Grand Canyon South Rym 250 km
28/09 Grand Canyon – Phoenix airport 350 km

29/09/06 volo Phoenix – Los Angeles – Parigi
30/09/06 Volo Parigi – Venezia.

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Patchwork / OFFERTA DI LAVORO
« il: 23 Ottobre 2006, 20:03:37 »
approfitto del Forum per segnalare che sto cercando personale... se c'è qualche persona della zona di Venezia terraferma e dintorni che vuole lavorare nel mio team, con un po' di esperienza di agenzia/t.o./compagnia aerea o con meno di 24 anni e un po' di infarinatura nel turismo, soprattutto appassionato di Polinesia e Seychelles si faccia avanti urgentemente... abbiamo molto lavoro da sbrigare...
garantisco stipendio normale (purtroppo nel nostro settore difficilmente ci si arrichisce...), ma ambiente piacevole e tante soddisfazioni...

PS: naturalmente viaggi in Polinesia e alle Seychelles scontatissimi, o occasioni per andare in altre destinazioni... per esempio Francesca tra poco va in Australia 12 giorni ospite dell'ente turismo...

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Racconti di viaggio / OFFERTA DI LAVORO
« il: 23 Ottobre 2006, 19:58:45 »
ops, ho sbagliato sezione... andate a vedere l'annuncio di là se vi interessa, qui lo cancello.

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Patchwork / Sono Tornata|
« il: 01 Ottobre 2006, 11:24:52 »
Ciao a tutti...
sono tornata ieri...
Questa volta ho visitato:
Fakarava Sud (STRAORDINARIA... direi forse il meglio delle Tuamotu tra quello che ho visto fin'ora...)
Huahine (Verdissima, splendidi paesaggi, pochi turisti...)
Rurutu (Vegetazione incredibile e particolare del luogo, conformazione geologica e panorami diversi da tutte le altre isole, ma soprattutto isola vergine, ricca di tradizioni e cultura non ancora contaminata dal turismo di massa, merita la visita, anche se non ho visto le famose balene...)

e poi sono andata negli States visitando:
San Francisco
Yosemite
Death Valley
Las Vegas
Bryce Canyon
Lake Powell
Monument Valley
Grand Canyon
Phoenix

Spero di trovare il tempo di approfondire...
intanto se avete domande ci sono!

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Patchwork / IMPORTANTE: PER NON PERDERSI NEGLI AEROPORTI AMERICANI
« il: 29 Giugno 2006, 16:17:10 »
Penso di fare cosa utile fornendovi qualche informazione e consiglio in merito, soprattutto visto quanto sono meticolosi i controlli di sicurezza degli americani negli ultimi tempi...

Non esiste distinzione tra transito o arrivo negli Usa come destinazione finale: tutti i passeggeri in arrivo devono espletare le pratiche di immigrazione. I moduli di sbarco e la dichiarazione doganale saranno cosegnati in aereo. I cittadini dell'Unione Europea dovranno compilare un modulo di colore verde, per coloro che devono esibire un visto è necessario compilare un modulo di colore bianco. Le pratiche doganali sono spesso molto lunghe, pertanto cercate di sedervi più avanti possibile sui voli intercontinentali diretti negli Usa, in modo da uscire tra i primi e avere dei tempi di attesa più brevi. Questo potrebbe fare la differenza tra prendere o perdere il volo successivo!
Controllate sul vostro piano voli i terminal di arrivo e partenza dei vostri voli. In caso di terminal diverso dovrete prendere la navetta inter-terminal. L'aeroporto di JFK ha 9 terminal, non sottovalutatene le dimensioni! Una persona abituata a viaggiare può impiegare 2 ore per scendere da un volo, fare dogana, cambiare terminal, fare il check in e imbarcarsi sul volo seguente, senza considerare ritardi o fermate presso bar o negozi, anche perchè il check in per i voli intercontinentali chiude 60 minuti prima della partenza.
Bagaglio: al primo aeroporto in arrivo negli Stati Uniti  dovrete ritirare il vostro bagaglio, anche se è stato etichettato per la destinazione finale del vostro viaggio, prima di attraversare la dogana. In seguito i bagagli diretti  e etichettati per altre destinazioni saranno ritirati dagli addetti per il transito. Nel caso di coincidenze strette e imbarco su voli operati da compagnie diverse da quella di provenienza non è necessariamente un vantaggio: se doveste mancare il check-in, recuperare il bagaglio potrebbe essere un bel problema, ricordatevi che il bagaglio etichettato per una destinazione non viene normalmente imbarcato se il passeggero non risulta a bordo, salvo errori del personale di scalo, comunque e purtroppo frequenti, per questo è probabilmente meglio ritirare il bagaglio durante i transito e consegnarlo al nuovo check in.
Ricordate che in caso di ritardo è responsabile la compagnia che lo ha causato, nessuna assistenza è dovuta dalla compagnia che opera il volo seguente. Rivolgetevi con tempestività alla compagnia responsabile del ritardo: una volta ripartito l'aeromobile ritardatario potreste non trovare più nessuno ad assistervi.

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Patchwork / SOS: CERCO UNA FOTO SPECIALE... E AUTENTICA!
« il: 20 Giugno 2006, 11:47:06 »
Voglio inserire un annuncio pubblicitario su una ristampa di prossima pubblicazione della guida dell'ente turismo. Mi serve il vostro aiuto, in cambio di questo favore la foto migliore sarà pubblicata...
Poichè lo slogan probabilmente sarà Polinesia al 100% e voglio puntare sulla possibilità di personalizzare il viaggio e vorrei una foto che abbia sullo sfondo qualcosa di Polinesiano, ma che abbia anche una carica emotiva, dove si vedano delle persone che fanno qualcosa di bello ma anche di divertente... insomma vorrei dare un'immagine anche un po' provocatoria o romantica, questo devo ancora deciderlo...
Avevo pensato ad una mia foto dove io e mio marito beviamo allegramente con due cannucce dallo stesso cocco mentre siamo in barca per la laguna di Maupiti, ma purtroppo una cannuccia nasconde gli occhi e l'inquadratura non è perfetta...
Se vi va di aiutarmi scrivetemi via email...
grazie anticipatamente...

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Patchwork / Cosè la Netiquette
« il: 05 Giugno 2006, 20:22:58 »
Visto che qui di moderatori non se ne vede traccia, vediamo se almeno noi Postatori possiamo avere più chiare certe semplici regole di buon comportamento, cordialmente e senza messaggi trasversali per nessuno,  era solo ora che qualcuno lo ricordasse...
       
       N E T I Q U E T T E (da Turisti per Caso)
                Etica e norme di buon uso dei servizi di rete


  Fra gli utenti  dei servizi telematici di rete,  prima fra tutte la rete
  Internet,  ed in particolare fra i lettori dei servizi di "news" Usenet,
  si sono  sviluppati nel corso  del tempo una  serie di "tradizioni" e di
  "principi  di buon  comportamento"  (galateo)  che vanno collettivamente
  sotto  il nome di "netiquette".  Tenendo ben a mente  che la entita' che
  fornisce l'accesso ai servizi di rete (provider, istututuzione pubblica,
  datore di lavoro, etc.)  puo' regolamentare in  modo ancora piu' preciso
  i doveri  dei  propri utente,  riportiamo in  questo documento  un breve
  sunto dei  principi fondamentali della  "netiquette",  a cui  tutti sono
  tenuti ad adeguarsi.

  1 Quando si arriva in un nuovo newsgroup o in una nuova lista di distri-
    buzione  via  posta  elettronica,  e' bene  leggere i  messaggi che vi
    circolano per almeno due settimane prima di inviare propri messaggi in
    giro per il mondo: in tale modo ci si rende conto dell'argomento e del
    metodo con cui lo si tratta in tale comunita'.

  2 Se si manda un messaggio, e' bene che esso sia sintetico e descriva in
    modo chiaro e diretto il problema.

  3 Non  divagare  rispetto all'argomento  del  newsgroup o della lista di
    distribuzione.

  4 Se si risponde ad un messaggio,  evidenziare i passaggi  rilevanti del
    messaggio  originario,  allo  scopo di  facilitare la  comprensione da
    parte di coloro che non lo hanno letto,  ma non riportare mai sistema-
    ticamente l'intero messaggio originale.

  5 Non  condurre "guerre di opinione"  sulla  rete a  colpi di messaggi e
    contromessaggi:  se  ci sono diatribe personali,  e' meglio risolverle
    via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interssati.

  6 Non pubblicare mai, senza l'esplicito permesso dell'autore,  il conte-
    nuto di messaggi di posta elettronica.

  7 Non pubblicare messaggi stupidi  o che semplicemente prendono le parti
    dell'uno o  dell'altro fra  i contendenti in una discussione.  Leggere
    sempre  le  FAQ  (Frequently  Asked Questions)  relative all'argomento
    trattato prima di inviare nuove domande.

  8 Non  inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comuni-
    cazioni che non siano stati sollecitati in modo esplicito.

  9 Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammati-
    cali.  Chi scrive, e' comunque tenuto a migliorare il proprio linguag-
    gio in modo da risultare comprensibile alla collettivita'.

  Alle regole precedenti, vanno aggiunti altri criteri che derivano diret-
  tamente dal buon senso:

  A La rete  e' utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti.
    Nessuno di costoro ha tempo  per leggere messaggi inutili o frivoli o
    di carattere personale, e dunque non di interesse generale.

  B Qualunque  attivita' che  appesantisca il traffico sulla rete,  quale
    per  esempio  il trasferimento  di  archivi voluminosi,  deteriora il
    rendimento   complessivo  della  rete.   Si  raccomanda  pertanto  di
    effettuare  queste  operazioni in  orari diversi da quelli di massima
    operativita'  (per esempio    di notte),  tenendo presenti le eventuali
    differenze di fuso orario.

  C Vi sono sulla rete una serie di siti server (file server) che conten-
    gono  in  copia aggiornata documentazione,  software ed altri oggetti
    disponibili sulla rete.  Informatevi preventivamente  su quale sia il
    nodo  server  piu' accessibile per  voi.  Se  un file  e' disponibile
    su di esso o localmente, non vi e' alcuna ragione per prenderlo dalla
    rete,  impegnando inutilmente  la linea e impiegando un tempo sicura-
    mente maggiore per il trasferimento.

  D Il software reperibile sulla rete puo' essere coperto da brevetti e/o
    vincoli di utilizzo di varia natura.  Leggere sempre  attentamente la
    documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o
    re-distribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.


  E Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali:

    - violare la sicurezza di archivi e computers della rete;

    - violare  la privacy  di altri utenti della rete,  leggendo o inter-
      cettando la posta elettronica loro destinata;

    - compromettere il funzionamento della  rete  e  degli apparecchi che
      la  costituiscono   con   programmi   (virus,  trojan horses, ecc.)
      costruiti appositamente;

    costituiscono dei  veri e propri crimini elettronici e come tali sono
    punibili dalla legge.


  Per  chi desiderasse approfondire i punti qui trattati, il documento di
  riferimento  e'  RFC1855   "Netiquette Guidelines",  ed  anche  RFC2635
  "A  Set of  Guidelines for  Mass Unsolicited  Mailings  and   Postings"
  disponibili sulla rete presso:

            ftp://ftp.nic.it/rfc/rfc1855.txt
            ftp://ftp.nic.it/rfc/rfc2635.txt

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Patchwork / aggiornamento Passaporto con foto digitale
« il: 10 Maggio 2006, 19:12:33 »
Sono già operative per il rilascio dei passaporti idonei per gli Usa le questure di Ancona, Bari, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Pescara, Roma, Torino e Venezia, cui si aggiungono ora Agrigento, Bolzano, Campobasso, Catanzaro, Cuneo, Frosinone, Grosseto, Lecce, Lucca, Parma, Perugia, Reggio Calabria, Salerno, Sassari, Trento, Udine, Varese, Verona. Saranno inoltre potenziate le questure di Roma e Milano e, prima dell'estate, saranno abilitate altre 20 questure. Per chi risiede nelle altre province sarà cura della questura inviare la domanda e ritirare il documento per l'interessato.

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Patchwork / Shark finning e shark feeding
« il: 05 Maggio 2006, 09:47:09 »
Finalmente una buona notizia :
 
Il governo polinesiano ha interdetto lo shark finning e lo shark feeding . E' una prima mondiale .

Shark Feeding consiste nell'attirare gli squali con bocconi di cibo per farli vedere in snorkelling o in immersione ai turisti, ma crea disturbi alle abitudini alimentari degli squali (che di certo non hanno problemi a trovare da mangiare in Polinesia...) i quali si abituano a trovare cibo in presenza dell'uomo e finiscono per essere un gran problema per i pescatori.
Shark Finning è una pratica criminale che consente nel catturare gli squali per tagliargli la pinna dorsale, rilasciandoli poi a morire in acqua dopo lunghe ed enormi sofferenze. Questo solo per vendere le pregiate pinne ai giapponesi o cinesi che sono ghiotti della nota zuppa di pinne di pescecane... una delle numerose pratiche di cui potrebbero fare a meno. Ho particolarmente il dente avvelenato con i giapponesi sia perchè si mangiano le Balene che sono in via di estinzione e anche perchè si stanno mangiando tutti i tonni del mondo, ammazzando tante povere bestie per estrarne spesso solo il filetto scartando buona parte della polpa... che si mangino il loro cemento e le loro fabbriche...
Almeno in Polinesia, già da tempo santuario delle balene e delfini non possono fare molto, fortunatamente l'estensione delle acque territoriali è enorme...

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