……in questi ultimi tempi mi sono concentrato su saggi di sociopolitica Sto leggendo un libro di A.Touraine, “Libertà, uguaglianza, diversità” Un’analisi lucida ed anche abbastanza lineare di una società in crisi di fronte all’inarrestabile affermazione del processo di globalizzazione che però rimane limitato alla sfera economica mentre dal punto di vista sociale sta portando i singoli individui a rinchiudersi in “piccole comunità ed identità incapaci di comunicare tra loro” Non nascondo il fatto che qui in Polinesia la globalizzazione, o meglio, i suoi contrastanti effetti, sono in ritardo rispetto al mondo occidentale ma comunque sono presenti Trasferirsi in Polinesia, come ho già detto, è stata anche una fuga da una società che non mi apparteneva e con il quale non riuscivo più a comunicare Questo però non significa dimenticarmi di quella realtà, non interessarmi più di lei Ciò non sarebbe possibile perché, per fortuna, all’interno di quella società ci sono ancora tante cose per la quale vale ancora la pena di vivere; senza contare i molti ricordi che ancora mi tengono fortemente legato a questo “altro” mondo
Poco prima delle quattro riprendo la barca per andare a prendere mio figlio Lo aspetto alla fermata del pulmino Lo vedo scendere tutto gasato con il suo piccolo trolley-zaino immaginando il monologo che mi farà durante il rientro sul nostro motu Il viaggio di ritorno con mio figlio è un altro di quei rituali ai quali credo di non essere più in grado di fare a meno Passeggiare sopra quel cielo colore azzurro mare, sentire la brezza passare le sue dita fra i miei capelli mentre ascolto le parole piene di entusiasmo della mia piccola miniatura che mi racconta tutte le emozioni che la giornata gli ha regalato è un momento della giornata al quale non vorrei più rinunciare Ci sono dei giorni che quasi fremo per andare prenderlo Ogni volta che vivo questo stato d’animo mi vengono subito in mente le parole della volpe rivolte al suo Piccolo Principe nella spiegazione della sua idea di addomesticamento In particolare quando gli chiede, al Principe, di vedersi ad un’ora già fissata in modo che lui già un’ora prima possa essere felice nell’attesa dell’imminente incontro Posso dire che la volpe aveva pienamente ragione
Giunti a casa concedo appena due minuti a mia moglie per salutare suo figlio perché dopo dobbiamo andare a trovare i nostri piccoli amici che vivono nel nostro giardino dei coralli Il tempo di metterci maschera e scarpette e poi cominciamo a passeggiare nel nostro immenso giardino Ogni tanto, poi, ci fermiamo e ci sediamo Sembra di stare a guardare all’interno di un caleidoscopio Mentre una infinità di colori in movimento ci circonda sentiamo avvolgerci dal grave rumore del silenzio In quei momenti immersi sotto l’acqua i tuoi pensieri sembrano non conoscere limiti e sarebbe sciocco non dire che uno dei più ricorrenti è sulla morte In questo contesto, però, non è un pensiero negativo quanto piuttosto c’è la curiosità di sapere se l’esperienza che stai vivendo si avvicini a quella che ci aspetta dopo questa vita Questi momenti meditativi a volte vengono interrotti bruscamente dalla curiosità di qualche pesce diciamo sfrontato Ammetto che non riesco mai a rilassarmi completamente perché il pensiero che comunque nel mio giardino ci siano dei serpenti poco raccomandabili, che noi chiamiamo murena, non mi fa stare in totale tranquillità Quindi quando sento i piccoli morsi la mia istantanea immaginazione mi fa sempre pensare al peggio Ultimamente si è accasato nel nostro giardino un simpaticissimo pesce napoleone Non tutti i giorni riusciamo ad incontrarlo Con il passar del tempo stiamo notando che la sua diffidenza nei nostri riguardi si sta esaurendo e così aspettiamo con ansia il giorno che ci permetterà di coccolarlo…….