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Autore Topic: Diario di un povero.....sognatore!!!!  (Letto 89003 volte)

braccobaldo

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Diario di un povero.....sognatore!!!!
« il: 20 Marzo 2014, 17:41:18 »

Dal titolo che ho voluto dare all'oggetto del topic qualcuno penserà che ho sbagliato forum ma purtroppo non è così.....
Ho una miriade di idee che mi riempiono la testa che non so dove cominciare, soprattutto perchè non vorrei essere troppo prolisso sia per non annoiare.....forse nessuno??? perchè dall'agenda storica di questo forum sembrerebbe essere stato abbandonato......allora non mi dilungherò perchè non ho tempo, perchè sono al lavoro, devo pensare ai miei doveri, a sbarcare il lunario, a "sfamare" mio figlio, etc.etc
Tutti nobili motivi per il quale vivere, anzi per il quale "sopravvivere" perchè finalizzare i propri giorni alla ricerca di questi "nobili" motivi non mi sento di chiamarla vita.
E' vero, sono io il primo che sto "sopravvivendo però non c'è giorno che non pensi che quello che sto facendo è completamente sbagliato, non solo per me ma soprattutto per mio figlio.
Sono passati cinque anni dal mio viaggio i Polinesia e tutti i miei sogni, e forse tutti i vostri sogni che in passato ci raccontavamo, sono svaniti, disintegrati.
Ecco il motivo perchè intervengo sul forum, perchè la Polinesia per me rappresenta la "VITA", il sogno che devo realizzare
Inutile nascondere che questo mio scrivere è anche un triste tentativo di sentirmi vivo visto che sono sempre troppo pochi gli attimi nei quali mi sento tale.
Ho una casa, una macchina, un cellulare, una famiglia, amici......in questà nostra società qualcuno direbbe che ho tutto ma se per avere questo tutto devo rinunciare a me stesso tutto ciò non ha senso....che senso ha non avere il tempo di leggere un libro, ascoltare della musica, cucinare....scrivere su questo forum, tutte cose come dire "naturali", "semplici" che però sono diventate "eccezionali" quasi un privilegio.
Quando penso alla Polinesia, soprattutto ai polinesiani ed al loro modo di rapportarsi alla vita che a noi potrebbe sembrare di tempi ormai passati, ho una grande nostalgia come quella di un esule che ha dovuto lasciare il suo Paese.....
Ogni giorno mi ripeto che forse è il caso di diventare un esule italiano e trovare una realtà per me più vivibile......
« Ultima modifica: 28 Aprile 2014, 14:01:34 da braccobaldo »
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #1 il: 27 Marzo 2014, 16:00:07 »

Visto che come immaginavo il forum è quasi deserto ho deciso di trasformarlo nel mio diario....
Per prima cosa ho modificato l'oggetto del mio post, troppo eccessivo così come lo sono stato anche nel mio successivo commento.
Mi rendo conto che la lontananza dai libri, fino a pochi anni fa miei fedeli compagni di viaggio, ha semi-atrofizzato le mie capacità intellettive.....
Rileggo ciò che ho scritto e mi rendo conto che faccio grande difficoltà a spiegare in modo chiaro e semplice i miei pensieri.....ho l'impressione di rileggere un mio pensiero di quando ero diciottenne.......ma nonostante l'imbarazzo vado avanti lo stesso nell'attesa che qualcuno abbia il coraggio di insultarmi per aver "imbrattato" il suo forum.....non preoccupatevi di esagerare perchè non difficilmente mi offendo, in genere incasso molto bene.....nel frattempo se può interessarvi sto ascoltando un bellissimo pezzo di Charlie Haden,Chet Baker, Enrico Pieranunzi e Billi Higgins: "Silence"
 
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #2 il: 18 Aprile 2014, 09:30:54 »

Caro Diario,
quando penso alla Polinesia la prima immagine che associo è l’incredibile colore del mare. Già dall’aereo erano bellissime quelle auree celesti intorno alle piccole isolette verdi; immagini viste e riviste in TV e nei depliants però, come tutte le cose, dal vivo i sentimenti che possono suscitare sono diversi. Comunque il mio ricordo non va a questa visione ma al passaggio in barca dall’aeroporto di Taha’a al motu dove alloggiavo, Hotel La Pirogue. Scendiamo in quel minuscolo aeroporto e Giuliano il titolare della struttura ci stava aspettando; saliamo sulla sua piccola barca e partiamo. Usciamo dal porticciolo e cominciamo a costeggiare l’isola finchè ad un certo punto ci buttiamo sulla destra verso il mare aperto E’ stato un attimo L’acqua dal colore azzurro simile a quello dei nostri mari si è trasformata in quel color turchese  che ti lascia senza fiato Eppure, come già detto, lo sapevo cosa avrei trovato; ma quando mi sono trovato di fronte quello scenario, che io continuo a definire magico, ho provato l’emozione della prima esperienza. Mi piace pensare che sia una della tante magie della Polinesia anche se so benissimo che questo mito Polinesiano, come tutti i miti, è soprattutto una mia esigenza; la definirei semplicemente una via di fuga da una realtà che non accetto. (PUNTO) Non c’è niente di male nel riconoscere i propri limiti, anzi lo sempre ritenuto un punto di forza per la mia crescita però non è questa le sede per parlarne.
Mi rendo solamente ora conto che sto concentrando tutta la bellezza di mamma Polinesia nel colore del mare quando invece tutto ciò che ti circonda è unico nei colori ma anche nelle dimensioni. Sembra di essere nel giardino di un gigante.  Stavo dimenticando gli odori che questa terra è in grado di donarti; un dono che però non possiamo riportare con noi se non come un ricordo raccolto in qualche angolo della nostra mente.
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Tamata

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #3 il: 01 Maggio 2014, 07:34:11 »

Ciao,
a me piace leggere il tuo diario
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #4 il: 02 Maggio 2014, 12:15:58 »

Mi fa piacere Tamata, provo a continuare.....
questo breve ma indimenticabile passaggio finisce in un'isoletta piccolissima, chiamata anche motu. La barca rallenta e si ferma accanto ad un piccola pontile Scendiamo Ci accolgono con due coroncine fatte di conchiglie. Di fronte al ponuitle c'è una piccola spiaggetta dove ci sono alcune sdraio, due delle quali occupate da una coppia accanto alla quale c'è un simpaticissimo cagnone nero. Dietro questa spiaggetta c'è una veranda che viene utilizzata come servizio bar Un pò più a destra c'è la sale ristorante Ovviamente sono tutte strutture in legno.
Giuliano ci porta sotto una veranda e ci offre un cocktail, ovviamente fatto con della frutta locale Nel preciso momento in cui le mie lebbra hanno permesso a quella droga di appoggiarsi sulla mia lingua il mio legame con mamma Polinesia è divenuto più forte Mi piace immaginare il nostro incontro come quello di un neonato al momento del parto Da un primo contatto visivo creatosi durante il viaggio in barca sono arrivato al seno di mamma Polinesia grazie all'offerta di Giuliano che mi ha permesso di assaporare il gustoso latte prodotto da questa terra Come già detto in precedenza i sapori che queste terre sono in grado di offrirti sono incredibili. Per terre mi riferisco anche ad un viaggio che sono riuscito a fare alle Seychelles e dove , proprio dal punto di vista della conoscenza dei sapori, ho trovato forti similitudini con la Polinesia. E' un piacere incredibile portare, attraverso la bocca, nel proprio cervello quei sapori; il problema si manifesta quando ritorni a casa ed il cervello non dimentica quelle piacevoli sensazioni che tu però non sei in grado di dargli. Questo accade soprattutto con il pesce a la frutta; un esempio su tutti sono le banane Da quando ho fatto questi due viaggi faccio una grandissima fatica a mangiarle perchè non hanno nulla in comune con quelle piccole delizie di questi piccole terre lontane.
Non parlerò più di questi magici sapori, o almeno ci proverò a farlo, per non essere troppo ripetitivo ma ti garantisco che ogni pasto lasciava sempre un ricordo indelebile. Devo precisare che sono stato sempre in piccole strutture, guesthouse, e quindi ho mangiato quasi sempre dei semplice piatti locali, semplici ma fantastici. Scusami ma ripensando ad uno di questi "orgiastici" momenti non posso fare di raccontarti quando a Maupiti ho mangiato sotto un ristorante provvisorio, nel senso che era stata allestita una tenda adibita alla vendita di pasti per quel periodo dove a Maupiti c'era una festa locale. Abbiamo ordinato due piatti dei quali, ahimè, non ricordo il nome. Il primo erano dei noodles con pollo e gamberi conditi con delle spezie, per me provenienti da un altro mondo Buonissimi. Ma il secondo SEMPLICE piatto è andato oltre Una crepes alla nutella dove nel'impasto è stato aggiunto del latte di cocco Un gusto che ancora oggi io e mia moglie ricordiamo con grande nostalgia e un pizzico di dolore.
Torniamo al nostro motu nei pressi dell'isola di Taha'a
Dopo aver bevuto il cocktail ci portano al nostro beach bungalow.....
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #5 il: 13 Maggio 2014, 16:32:29 »

......entriamo, il bungalow è una camera molto spaziosa A sinistra c’è un grande letto coperto da un telo per preservarsi dalle zanzare durante la notte A destra, proprio di fronte al letto, c'è una grande porta scorrevole a due ante che tramite delle scalette permette di scendere direttamente in mare....apro una piccola parentesi In genere una delle prime immagini che associamo alla Polinesia è quella dei bellissimi overwater, le piccole palafitte sopra il celestiale mare. Inizialmente, nell’organizzare questo viaggio anche noi avevamo programmato questa sistemazione ma poi sia i costi davvero alti ma soprattutto l’onesto consiglio di Francesca, dell’agenzia di viaggi, mi hanno fatto scegliere quest’altra opzione che potrebbe sembrare un ripiego ma, anche se lo fosse, vi assicuro sarebbe una bestemmia definirla e pensarla tale. Non essendo stato  sugli overwater non possono fare un confronto; io so solo che la notte, proprio sotto il mio letto, a quaranta centrimetri dal pavimento, le onde del mare si adagiavano sulla bianca sabbia. Dopo cene sempre squisite, appoggiarsi sul letto con la finestra aperta dove il mare rifletteva i colori della luna e sentirsi cullati da quel delicato fruscio era quasi una tentazione a non dormire per il timore che il risveglio potesse far sparire tutto ciò, rivelandosi solamente un bellissimo sogno.Il beach bungalow è stata la prima scelta per ogni isola visitata; tutti molto belli ma questo della Pirogue è quello che più ci è rimasto nel cuore…..prima della scalette c’era una piccola verandina con due poltroncine di legno ed un tavolo dove c’era una bottiglia di champagne, omaggio del hotel per le nostre nozze. Nei tre giorni che siamo rimasti sul motu non abbiamo mai aperto quella bottiglia Non voleva essere certamente una scortesia ma piuttosto il rifiuto di quell’idea commerciale e consumistica della Polinesia che sin dalla programmazione del mio viaggio ho cercato di evitare. Infatti la sistemazione più “lussuosa”, se così si può chiamare, è stata proprio questa di Taha’a e quella di Punta Matira a Bora Bora; le altre sono state guest house…….
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zioggio

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #6 il: 15 Maggio 2014, 14:36:59 »

Grazie, passo solo ogni tanto, ma è bello rileggerti  :)
a me sono passati 14 anni e la nostalgia è sempre tanta
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #7 il: 15 Maggio 2014, 16:54:08 »

caro zioggio,
spero do non essere causa di qualche tuo gesto inconsulto però sono convinto che, se sono 14 gli anni di astinenza da mamma Polinesia, stai già da qualche anno assumendo psicofarmaci.....io ne ho provati diversi ed ho trovato un certo equilibrio solamente con lo Xanax......dosi: un flacone al giorno.
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #8 il: 15 Maggio 2014, 17:23:13 »

....entrando nel bungalow subito a sinistra c'è un bagno spazioso con una grande doccia in muratura Sia il lavandino del bagno che il letto della camera sono coperti da bellissimi fiori di tiarè Quel dolciastro profumo che riempiva ogni giorno la nostra stanza è ormai da 6 anni come una spina fissa conficcata nel cuore dei miei ricordi Ogni tanto mi capita di incrociare ragazze vestite di questo delizioso odore e subito sono colpito da un sentimento di dolce dolore Risentire o ritrovare qualcosa che ti manca ma avere nello stesso tempo la consapevolezza di non poterla mantenere con te Questa capacità di avere a 6 anni di distanza dei ricordi ancora così presenti nella mia mente dipende, almeno per me, da aver vissuto questa esperienza con la consapevolezza di una persona che sta trascorrendo gli ultimi giorni della propria vita Ti rendi subito conto che sei davvero in un altro mondo e che quindi sarà molto difficile avere l'opportunità di tornarci Non nascondo che i primi due anni io e mia moglie abbiamo davvero pensato, molto seriamente, di indebitarci per poter tornare in Polinesia ma alla fine non ci siamo riusciti Stavo per dire "abbiamo ripiegato con un viaggio alle Seychelles"  ma avrei commesso una gravissima ingiustizia nei confronti di questa splendida isola.......
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Tamata

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #9 il: 18 Maggio 2014, 21:56:43 »

Braccobaldo tu sei davvero innamorato di questo posto!
Non vorrei bruciare le tappe del tuo diario ma oltre alla Pirogue dove sei stato?
E' vero che il viaggio è costoso pero' saprai sicuramente che esistono sistemazioni molto più economiche della Pirogue che era uno degli hotel più cari della Polinesia Francese.
Più ci si allontana dalle isole più battute più i prezzi scendono e la Polinesia si manifesta grandiosa.
Spero davvero che tu possa tornare un giorno!
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #10 il: 26 Maggio 2014, 17:13:41 »

Cara Tamata,
quello che tu dici riguardo i costi della Polinesia è verissimo ed infatti il mio viaggio è stato impostato a grandi linee su questi principi.
Ho dormito a Raiatea, una notte, al Hotel Lodge. Tre notti alla Pirogue in Taha'a. Due notti alla Pensione Papahani a Maupiti. Due notti al Matira Hotel in Bora Bora. Infine 3 notti al Veke Veke a Fakarava.
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #11 il: 30 Maggio 2014, 11:53:06 »

....sistemiamo i bagagli ed ovviamente cerchiamo una presa per collegare la playstation Passatemi la battuta ma non è del tutto fuori luogo perchè una volta nei "racconti" del forum un tizio si lamentò del fatto che nel suo resort non c'erano prese adatte alla sua playstation Ho già commentato, anzi insultato il tizio per questa sua bizzarra richiesta Vi garantisco che non sono stato il solo.....
neanche il tempo di sistemare i bagagli che ci ritroviamo immersi in quella immensa piscina naturale che si trova di fronte la nostra camera L'acqua è calda ed il fondale non è molto alto, per non toccare devo allontanarmi un cinquantina di metri. Non ci sono molti pesci ma quei pochi che incrocio sono per me uno spettacolo mai visto Senza accorgercene siamo rimasti più di un'ora in acqua finchè  le nostre pancie ci hanno sollecitato un piccolo break. Ci asciughiamo e siamo sotto la piccola verande di Giuliano che aspetta il nostro ordine. Mi ero ripromesso di non parlare più di cibo polinesiano ma in questo caso mi sento di fare un’eccezione perché dietro c’è una storia simpatica Altra premessa: prima di questo viaggio non ero un grande amante del pesce crudo a tal punto che temevo anche di poter avere delle difficoltà con il mangiare.
Giuliano ci fa vedere un piccolo menù e noi siamo orientati per dei sandwiches con prosciutto e formaggio Mentre attendiamo il cibo ci passa sotto gli occhi una magnifica visione Una coppa all’ interno della quale risaltavano i colori bianco ed arancione Era un’insalata di gamberoni che però non hanno nulla a che vedere con quelli che vediamo nelle nostre tavole, sia nelle dimensioni che nella vivacità dei colori Abbiamo subito sostituito un sandwich con una insalata che appena ha varcato le soglie delle mie labbra ha sconvolto la mia vita Non voglio ripetermi sui prelibati sapori che questa terra mi ha lasciato ma immaginatevi di gustare un pesce freschissimo lasciato macerare in del latte di cocco e solo così potete comprendere le mie sofferenze attuali Ogni volta che assaggio del pesce, anche del buon pesce, la mia mente, come in automatico, mi riporta all'immagine di quel "santo" calice come per farmi pagare il fatto di non avergli fatto più provare quelle deliziose sensazioni.
Finito il piccolo spuntino ci riposiamo sulla piccola spiaggia davanti al hotel……
« Ultima modifica: 30 Maggio 2014, 16:39:17 da braccobaldo »
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #12 il: 23 Giugno 2014, 15:26:10 »

......verso le 17 il sole comincia a tramontare alla nostra destra proprio dove si trova Bora Bora della quale riusciamo a vedere l'inconfondibile forma determinata dal promontorio che la governa Non voglio provare a descrivere l'incredibile scenario che la Natura ci ha regalato; non tanto perchè le mie parole ne ridurrebbero ovviamente la suggestione ma il solo pensiero di farlo mi fa sentire come se stessi "commercializzando" quest'aspetto della Polinesia
La maggior parte di coloro che partono per questa Terra lo fanno per i suoi incredibili paesaggi, sui quali è raro non vedere galleggiare dei bellissimi overwater, che hanno visto nei migliori cataloghi delle agenzie di viaggio Quest'immagini sono indiscutibilmente bellissime ma sono state proprio loro a fare in modo che, fino al 2006 ossia due anni prima del mio viaggio di nozze, la mia attenzione non si fosse mai concentrata su questo lontano "paradiso". Come giusto che sia chi vende viaggi di ogni luogo cerca di enfatizzarne gli aspetti più commerciali, questa regola vale anche per Polinesia Francese Quindi per chi come me ha sempre amato viaggiare ma non in modo "scontato" questo mondo lontano non aveva ancora un grande fascino Poi invece una foto proprio di un catalogo mi ha come stregato spingendomi a "studiare" questo posto, a cercare di capire cosa c'era nascosto dentro la bellissima confezione Da questo punto di vista questo forum mi ha aiutato moltissimo e mi ha permesso di prepararmi in modo adeguato a questo incontro con mamma Polinesia.
Inutile dire che abbiamo scattato "troppe" foto di questa a suo modo unica combinazione paesaggistica composta da una serie di palme all'interno delle quali, in lontananza, si intravedeva Bora Bora; tutto era in penombra ad eccezione del mare che rifletteva tutti i colori del Sole calante.
Finito lo spettacolo è ora di sciacquarsi prima della cena prevista per le sei e mezza.......



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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #13 il: 09 Luglio 2014, 15:43:14 »

Caro diario,
scusami se ti ho trascurato qualche giorno ma ho dovuto fare cose  che nella nostra società sono ritenute molto importanti. Senza dilungarmi troppo, in poche parole ti dico che in questi giorni ho corso più del solito appresso al....nulla quotidiano.
Ora dopo questa dose di pianto giornaliero voglio parlarti di un libro che ho finito da leggere: "Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?" di J.S.Foer. Ti parlo di questo libro non perchè è il primo che ho letto ma perchè ritengo essere l'ennesimo esempio di quanto sia "disumano" il modello di vita che stiamo seguendo. Senza entrare nello specifico questo libro è il frutto di una ricerca condotta per oltre tre anni dal giovane scrittore Safran Foer, diventato famoso per il libro "Ogni cosa è illuminata". Ho letto anche questo suo libro dal quale l'attore-regista Liev Schreiber ha tratto spunto per uno bellissimo film, uno dei migliore che ho visto. Foer ha iniziato questa ricerca subito dopo la nascita del primo ed unico figlio. Dopo questo evento si è posto una semplice domanda: che cosa sto facendo mangiare a mio figlio? Da qui è nata questa sua ricerca sulla carne da allevamento, in particolare sulle spietate metodologie utilizzate in quelli di tipo intensivo. Come più volta viene ricordato dallo stesso autore il suo non è un libro di invito al vegetarismo ma uno stimolo a riflettere su quali sono i motivi che ci spingono ad accettare e quindi permettere che questi animali, che mangiamo, siano sottoposti a inimmaginabili sofferenze.
A questa domanda lui risponde citando una frase di suo nonno che, in quanto ebreo, era stato anche un sopravvissuto dei campi di sterminio nazista: "se niente importa, non c'è niente da salvare". In una società come la nostra dove la superficialità sembra essere diventato un modello di vita questa frase potrebbe assurgere il ruolo di un nuovo comandamento. Ti ho voluto accennare di questo libro proprio perchè ogni volta che penso a queste parole mi riviene in mente un ricordo del mio viaggio in Polinesia. Quando passeggiavo nei loro piccoli paesini, attraverso le loro case che qui sarebbero definite baracche, spesso vedevo delle donne pulire con la scopa il loro giardino di terra; l'immagine è quella di una piccola baracca di legno circondata da un giardino, anch'esso piccolo ma molto curato. Mi è sempre rimasto impresso proprio questo contrasto tra la povertà del contesto dove vivono i polinesiani con la ricchezza d'animo che loro portano dentro e che li spinge, rispetto a noi, ad apprezzare e quindi a curare anche le più piccole cose che posseggono. E' ovvio che queste terre ancora beneficiano del ritardato arrivo del consumismo che però lentamente anche qui si sta insediando.
Se niente importa, non c'è niente da salvare.....quando sei in Polinesia ti accorgi che per i suoi abitanti ogni cosa ha un suo valore, o meglio, un giusto valore. E' importante curare il giardino della loro umile dimora come ci tengono che tu apprezzi il loro cibo che hanno voluto condividere con te nella stessa tavola; in questo caso mi sto riferendo all'esperienza vissuta nelle guesthouse che certamente, rispetto alle strutture più lussuose, permettono di conoscere da più vicino questa realtà..........
« Ultima modifica: 09 Luglio 2014, 16:09:55 da braccobaldo »
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braccobaldo

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Re:Diario di un povero.....sognatore!!!!
« Risposta #14 il: 31 Luglio 2014, 08:14:29 »

Caro Diario,
non ti nascondo che è qualche giorno che sono più triste del solito, le notizie che arrivano dal Medio-Oriente non riesco a "metabolizzarle" Nonostante la consapevolezza che in ogni minuto della mia vita ce ne sono molte altre, di vite umane, che, diciamo "ingiustamente", lasciano questo mondo, ci sono alcuni fatti tragici che mi turbano più di altri C'è un immagine in particolare che non riesco a superare ed è quella dei bambini che giocano in un parco giochi e vengono colpiti da un missile israeliano Una domanda ho fissa nella mia testa: come possono morire dei bambini in questo modo? A questa domanda ne possono seguire un’infinità ma non voglio divagare perché questo comunque è il mio diario “Polinesiano” 
Mi rendo conto che il mio errore è nel voler razionalizzare questo fatto quando so benissimo che in questa società “grottesca” la ricerca logica è una merce di poco valore. Però è più forte di me l’andare alla ricerca di una verità, anche spiacevole, che comunque mi permetta di mettere un minimo di ordine nella mia vita; certamente non nelle altre. I risultati, non ho difficoltà ad ammetterlo, sono deludenti ed il continuo desiderio di tornare in Polinesia certamente ne è uno dei segni più evidenti Se fossi felice nel luogo dove vivo quale motivo mi spingerebbe a desiderare di continuare la mia vita in un altro “mondo?
Il desiderio di trasferirmi in quella terra lontana in realtà è una fuga da un mondo che non è in grado più di ospitarmi Non comprendo più la sua lingua, non riesco a comunicare con i suoi abitanti e a decifrarne i loro assurdi comportamenti. Non è un caso che questo desiderio sia più forte proprio nei momenti più tristi, nelle giornate più ombrose. Pensare che esistono luoghi dove di poter staccare la famosa spina è una bella tentazione. Non mi ricordo se ne ho già parlato del fatto che durante il mio viaggio in Polinesia ho incontrato più di una persona di origine europea trasferitasi in questo incantevole luogo non solo per le sue incredibili bellezze ma mi hanno fatto capire, anche se non esplicitamente visto che non c’era un rapporto confidenziale, che il loro viaggio era un voler rompere con quel passata che aveva lasciato migliaia di km. dietro. Sin dall’inizio ho trovato affascinante questa soluzione, questo troncare un due parti la tua vita senza avere la consapevolezza di come sarà la nuova strada che stai per intraprendere. Una scelta non facile, tutt’altro, perché l’universo che pensiamo di lasciare, almeno nel mio caso, è fatto anche di cose belle, per le quali vale sempre la pena di vivere L’ostacolo maggiore alla fatidica decisione sta proprio nel non voler rinunciare alle cose belle alle quali ti sei legato Pensandoci bene mi dispiacerebbe anche lasciare questa bellissima terra perché nonostante la stiamo lentamente massacrandola rimane sempre uno spettacolo  da vedere L’Italia è un paese incredibile Non so cosa mi fa più male; il pensiero di doverlo lasciare oppure continuare a vederlo soffrire……
Ci tengo a precisare che con questo mio pensiero non voglio assolutamente “ridurre” la Polinesia ad una sola via fuga; trasformarla in un mito sarebbe la più grande ingiustizia che potrei farle.
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