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Curiosità:
l'arte dei tatuaggi




L'origine dei tatuaggi in Polinesia si perde nella notte dei tempi ed è piu' che probabile che esistessero già nelle terre di origine delle popolazioni migranti che occuparono le isole.
Dal punto di vista del significato sociale e culturale il tatuaggio è da sempre stato per i Polinesiani un simbolo di bellezza ed al contrario di quello che verrebbe spontaneo pensare, piu' importante per l'uomo che per la donna.

I tatuatori erano degli specialisti che godevano di un grande prestigio all'interno della struttura sociale delle isole.
Gli attrezzi e le sostanze coloranti utilizzati per effetture i tatuaggi erano entrambi ricavati dalla natura : pettini in osso dai denti aguzzi fissati ad un impugnatura fungevano da strumento per infiltrare sotto la cute le sostanze coloranti , e queste ultime erano miscele di fuliggine ( ottenuta dalla cottura dei frutta filettata) e acqua.
E' alle isole marchesi che quest'arte ha raggiunto il suo culmine per raffinatezza e bellezza. Spesso i Marchesiani erano completamente tatuati , viso compreso.

I motivi decorativi che venivano usati erano presi per la gran parte a prestito dalla natura : i piu' diffusi erano sicuramente rappresentazioni di piante, animali, ed elementi naturali .

Spesso questi elementi venivano mirabilmente sintetizzati : la dentatura degli squali adesempio era disegnata con una serie di piccoli triangoli .

Insieme a questi motivi anche la rappresentazione del corpo umano era piuttosto diffusa, spesso isolandone dei particolari, come gli occhi, le mani ecc.

I tatuatori avevano a disposizione un piccolo" catalogo " con i propri disegni riprodotti su pietra o su legno, in modo che fosse possibile scegliere o addirittura comporre il proprio ornamento.

Caratteristica comune a quasi tutte le isole una decorazione fatta di triangoli disposti in maniera irregolare che distingueva i guerrieri valorosi.

Presso le isole Tuamotu solamente gli uomini potevano essere tatuati completamente, per le donne invece era prevista una decorazione a fascia intorno alle braccia e alle gambe.

Alle isole Gambier il tatuaggio era obbligatorio per gli uomini

I tatuaggi erano invece piu' rari nelle isole Australi , ma erano estremamente diversi dal resto delle tradizioni decorative degli altri arcipelaghi : bande orizzontali larghe e dai bordi dentellati sulle spalle sui i fianchi, e le braccia.

Presso le isole delle Società il motivo piu' diffuso era una linea ondulata a forma di z ; una particolarità : i disegni potevano essere tanti e disposti su tutte le parti del corpo ma non sul viso.
Fu proprio presso queste isole che la pratica dei tatuaggi inizio' a scomparire per prima.



I tatuaggi oggi
Oggi , la volontà di affermare la propria identità culturale oltre a motivazioni personali fanno in modo che soprattutto tra i giovani la pratica della tatuazione sia molto diffusa.



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Per saperne di piu'.... una bibliografia completa

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Traditional Polynesian Patterns. Atglen, PA: Schiffer Publishing Ltd.
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The Tattoo Murder Case. Translated from the Japanese by Deborah Boliver Boehm. Soho Press.

   
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