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braccobaldo:
Questa crisi di contatti che il forum ormai da diversi mesi sta vivendo mi preoccupa non poco.
Ho il timore che questa nostra latitanza non dipenda da fattori casuali ma sia invece il frutto dell’influenza negativa che l’ambiente circostante ci sta trasmettendo. Inutile nascondere che siamo in un periodo di grande crisi dove molte più famiglie rispetto al passato non sanno come andare avanti e soprattutto non sanno a chi chiedere aiuto visto la totale assenza ed indifferenza di questo Stato verso le ormai continue loro richieste di aiuto. Grande errore sarebbe restringere la crisi solo a questa, comunque, minoranza di persone perché alla fine direttamente o indirettamente siamo tutti coinvolti in questa difficile situazione.
Premettendo e sottolineando che certamente ritengo non debba essere questo il luogo dove discutere di politica o comunque dei nostri problemi personali ho voluto fare questa piccola premessa perché credo che il contesto nel quale stiamo vivendo stia danneggiando una delle fondamentali (per me vitale) capacità dell’uomo: l’immaginazione.
Quando parlo di immaginazione la prima cosa che mi viene in mente è la possibilità di sognare; di creare situazioni, in quel momento non realizzabili, ma in grado lo stesso di farci provare per pochi attimi quelle sensazioni di benessere fondamentali nel proseguo della nostra imprevedibile vita.
Nel momento in cui mi accorgessi che per qualsiasi motivo (tempo, stato d’animo, etc.) non riuscissi più a sognare sarei seriamente allarmato. Le ragioni di questa preoccupazione sono svariate e complesse ma le racchiudo nell’idea che i sogni siano il vero ossigeno del nostro cervello e quindi è facile capire che senza ossigeno non si può più andare avanti a meno che non si usi un respiratore artificiale, in particolare quelli che la nostra “bella” società ci sta ogni giorno tentando di vendere…….
Inutile nascondere che per me questo forum è un mezzo attraverso il quale attivare la macchina dei sogni utilizzando soprattutto il ricordo di momenti indimenticabili della mia vita. Come già detto ironicamente molte altre volte questo ricordare il passato polinesiano ha anche un aspetto doloroso se non proprio sadomasochistico, però diciamo che il dolore non è mai maggiore del piacere provato.
Nel momento in cui riconosco che il sognare sia comunque una fuga dalla realtà, dettata dalla necessità di spostare per qualche minuto il proprio sguardo verso cose più piacevoli, penso che in momenti critici come questo la reazione dovrebbe essere diversa, se non contraria, da quella che percepisco intorno a me ossia una dedizione maggiore al mondo della fantasia e delle speranze.
Questo è il modo in cui io sento di dover vivere il mio disagio ma è ovvio che le differenze che ci contraddistinguono, soprattutto nel modo di interpretare la propria esistenza, fanno sì che ci siano persone non d’accordo con questa mia idea ed è scontato il mio rispetto per quest’altre posizioni.
Spero di non aver infastidito o annoiato nessuno con queste mie brevi considerazioni su problematiche molto delicate che sicuramente vanno affrontate in altre sedi e con altri tempi e spazi. Perciò è ovvio che queste considerazioni non vogliono certamente insegnare niente ad alcuno ma erano solo un modo per stimolare pensieri con la speranza di riattivare un po’ la vita di questo forum.
…..ora però non posso darvi più retta perché l’aereo è appena atterrato a Rangiroa; in pochi secondi mi rendo conto che sono in un altro mondo. L’edificio aeroportuale, se così si può chiamare, è una specie di una moderna capanna ben curata circondato da bellissimi fiori e piante colorate; comincio a sentire i primi sconosciuti profumi……..ci aspetta un uomo che ci accompagna alla sua barca con la quale dovremmo arrivare in un piccolo motu nell’isola di Taha’a. Viaggiamo insieme ad un coppia di Bergamo, molto simpatica. La barca dopo aver lasciato il piccolo attracco dell’aeroporto si dirige ad alta velocità verso l’isola di Taha’a; in prossimità di quest’ultima vira a destra verso una serie di piccolissime isole, o motu, collocate una in fila all’altra…….ad un certo punto l’incredibile, il mare diviene di un colore mai visto finora, se esistesse direi color mare trasparente……ogni tanto si intravede qualche manta venuta a darci il suo benvenuto….. Questa è l’immagine che più mi è rimasta impressa del mio viaggio, le emozioni di quel ricordo sono ancora molto vive. Arrivo a La pirogue e……..scusate sta suonando la sirena  che segnala la fine dell’ora d’aria, devo rientrare in cella. Alla prossima volta……

KiaOra:
Ciao Braccobaldo,
eccomi, non so neanche da quanto ero latitante... a volte la vita ti occupa così tanto che il tempo per sognare non ce l'hai proprio, specialmente con una bambina piccola, sono mamma da un anno e mezzo... e per fortuna è una cosa bella a tenermi occupata, una gioia così grande che non conoscevo e che mi sta dando ogni giorno più soddisfazioni...
Ma condivido un po' quello che dici, qui in azienda abbiamo fatto anche delle analisi su keywords di Google e pare che negli ultimi anni ci siano sempre meno ricerche sulla parola "Polinesia"... probabilmente nel tempo libero molti si buttano più nei social network che secondo me danno anche troppa dipendenza o semplicemente occupano il tempo in cui la nostra mente restava vuota e poteva quindi liberamente prendere il volo "pindarico" che regolarmente atterrava in posti straordinari come Maupiti o Fakarava, per poi proseguire in barca fino al nostro personale angolo di paradiso, che l'avessimo visitato di persona o ancora no...

Comunque volevo dire a tutti quelli che hanno avuto la mia stessa fortuna di diventare genitori nel contempo che questo non è una limitazione, che con i bambini si viaggia benissimo, la mia Giada è già stata in Scozia a 6 mesi, e in Australia e alle Cook ad un anno... per quest'estate non mi muovo ma già sto tramando per l'autunno... la nostalgia è tanta, e poi una bambina che ha come secondo nome Maeva può non essere ancora mai stata in Polinesia??? Se vi servono consigli per viaggiare con i bambini sono a vostra disposizione!

ari:

--- Citazione ---…..ora però non posso darvi più retta perché l’aereo è appena atterrato a Rangiroa; in pochi secondi mi rendo conto che sono in un altro mondo. L’edificio aeroportuale, se così si può chiamare, è una specie di una moderna capanna ben curata circondato da bellissimi fiori e piante colorate; comincio a sentire i primi sconosciuti profumi……..ci aspetta un uomo che ci accompagna alla sua barca con la quale dovremmo arrivare in un piccolo motu nell’isola di Taha’a.
--- Termina citazione ---

 ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ???
Non dubito che quell'uomo sia un marinaio esperto. Ma non è un po' pericoloso andare con la sua barca da Rangiroa a Taha?  :-\ :)

ari:

--- Citazione ---Comunque volevo dire a tutti quelli che hanno avuto la mia stessa fortuna di diventare genitori nel contempo che questo non è una limitazione, che con i bambini si viaggia benissimo, la mia Giada è già stata in Scozia a 6 mesi, e in Australia e alle Cook ad un anno...
--- Termina citazione ---


oohhh!!! Finalmente uno che non chiude i figli in una campana di vetro.
Ma chi l'ha detto che con i figli non puoi andare da nessuna parte? Io farei lo stesso. Se li abitui da piccoli, è la cosa migliore. I bambini hanno una capacità di adattamento notevole. Siamo noi adulti che ci tiriamo duemila paranoie.

KiaOra:
Brava Ari, questo vale specialmente per gli Italiani...
La cosa più complicata con i bambini piccoli è l'alimentazione, ma basta organizzarsi con pochi accessori e scegliere le destinazioni giuste. In Australia e alle Cook ci sono molti alloggi con angolo cottura che non costano molto e sono andata benissimo con le pappe, in Polinesia un po' meno ma ripeto, basta organizzarsi. I pannolini si trovano sempre, così latte ed omogeneizzati, sono paesi civilizzati e bambini ne hanno anche loro... per molti versi più sani dei nostri!
Anzi approfittate quando avete bambini molto piccoli, in aereo fino a 2 anni non compiuti pagano molto meno!!!

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