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Post - iaorana

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Manuae / AVVISO IMPORTANTE PER GLI UTENTI
« il: 01 Maggio 2008, 18:42:13 »
Poichè è giusto e doveroso dare informazioni corrette .
Quest'isola non rientra in nessun circuito e non offre nessun tipo di alloggio e raramente servita con una navetta merci per i pochi abitanti ..... quando ci sono.
A mio avviso per non creare confusione questa destinazione andrebbe cancellata dai possibili itinerari .
Buona programmazione a tutti
Michele

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Patchwork / Re: Patente
« il: 01 Maggio 2008, 18:26:04 »
Anche nel 2008 basta e avanza la patente italiana !!!
Ia Orana a tutti
Michele

63
Patchwork / Re: cosa compro???
« il: 26 Aprile 2008, 20:52:45 »
Ia Orana a tutti .
Per la valuta è fortemente consigliato l'euro poichè ha il cambio fisso con il Franco Pacifico ( xpf o fcp) 119.33 . Il dollaro viene cambiato malissimo. Ovviamente potete prelevare da bancomat locali in Franchi . Prelevate sempre il max ( 35.000xpf circa) così ammortizzate meglio le commissioni di prelievo.
Ricordate che la carta di credito che funziona sempre qui è la VISA ....poi... ma non sempre la Mastercard.
In ogni caso cercate di avere sempre xpf in tasca anche se l'euro viene normalmente accettato e ciò per 2 motivi :
- E' una forma di rispetto per la gente e il paese che visitate
- Non date adito ad innocenti furberie sul tasso di cambio.
Per le perle c'è un post che ho messo in linea .....poi ognuno è libero di scegliere come meglio crede , potete trovare delle perle anche a 1500xpf , come potete trovare in italia della bigiotteria a 5 euro.
L'importante è sapere cosa si sta acquistando ed essere soddisfatti del proprio acquisto.
In ogni caso se acquisterete una perla classificata state certi della sua qualità, provenienza e costerà comunque almeno 2 0 3 volte meno che in italia. Credetemi, io mi ci pago ogni anno il volo ar in polinesia e mi avanza qualcosa da reinvestire per l'anno dopo e.... applico una percentuale del 30,40% in più del mio costo di acquisto!!!
Scusate , ma vorrei sfatare il mito del mercato di Papeete.
Forse proprio a causa di questo mito il mercato si è riempito di una marea di paccottiglia made in Taiwan , Filippine etc e dato che qui gli importatori e grossisti sono tutti cinesi , l'equazione è molto facile e comprensibile . Quindi non vi dico di non andare ma scegliete con cura e leggete le etichette quando ci sono ..... tanto per non rischiare di prendere un pareo in polinesia non polinesiano, ad un costo più alto del venditore di pareo sulle spiagge di Ladispoli o Rimini . Lo stesso vale per gli oggetti in legno, in particolare i Tiki . L'unica società polinesiana che fa parei è la Ari Creation con sede a Raiatea e si trova un po dappertutto. Quando leggete " confezionato a Tahiti" vuole solamente dire che hanno fatto l'orlo a Tahiti .
Comunque sia vi do sempre lo stesso consiglio: siate curiosi e non date mai niente per scontato!
Buoni acquisti
Michele

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Patchwork / Re: Dove posso comprare l'olio di Monoi su internet?
« il: 26 Aprile 2008, 20:18:09 »
Ia Orana , il Tiki monoi lo puoi trovare facilmente su Ebay.fr , se non erro a 6,90¤ più spese spedizioni .
Se non l'hai ancora fatto leggiti il post sul Monoi su "racconti di viaggio" se non erro .
Michele

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Patchwork / Re: voli interni
« il: 26 Aprile 2008, 20:13:44 »
Ia Orana Roberta. L'agenzia Air Tahiti dell'aereoporto apre alle 5h40 quindi non hai problemi rispetto al primo volo delle 8h. Se presenti il codice di prenotazione e il passaporto ti stampano il tutto. Se in agenzia c'è già gente non dimenticare di prendere il numerino della coda.
Il peso di 10kg è riferito al bagaglio ma, per chi proviene da voli internazionali è elevato a 20kg ..... se sono 22 non ti rompono più di tanto ma se sono 25 può essere che tifanno pagare il supplemento.
E' opportuno riconfermare il volo internazionale 48h prima , se chiedi di farlo alla pensione dove sei in quel momento lo fanno loro con la solita gentilezza che li contraddistingue.
Michele

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Patchwork / Re: Telefonare dalla Polinesia
« il: 06 Aprile 2008, 16:32:08 »
Tanto per fare un po di chiarezza sull'argomento:
- La Vinicard ( la schedina telefonica da inserire nel proprio cellulare) si acquista negli uffici postali , costa 5.500xpf e ti da 1000xpf di traffico inclusi . Ha una scadenza di 6 mesi , a meno che non venga ricaricaricata regolarmente, quindi nel caso è conveniente regalarla al primo che va in polinesia e via di seguito ( un forum serve anche a questo).
- L'unico operatore che ad oggi non ha avuto problemi o cmq ne ha avuto meno di tutti è vodafone sia per chiamate voce che sms . Gli mms non vanno .
- Tutte le cabine telefoniche hanno il loro numero scritto a pennarello all'interno quindi se volete potete farvi richiamare a quel numero dopo aver inviato sms in italia.
- Se chiedete di acquistare una carta telefonica prepagata probabilmente vi daranno quella diciamo "ufficiale" della OPT . Con questa carta e con valore di 2000xpf parlerete meno di 30 minuti verso fissi e meno di 15 verso cellulari . Richiedete una carta prepagata internazionale ( Max-Phone ad esempio) e con questa sempre da cabina e per valore di 2000xpf avrete 75 min/fissi e 35min/cell. Con questa carta, se avete preso anche la vini , potete chiamare anche con il vostro cellulare ma attenzione che vi viene scalata dalla vivi la chiamata a fisso polinesiano.

In conclusione.
Ad oggi , visti i costi e le offerte  presenti conviene:
Utilizzare il proprio cell per sms
Carta int. prepagata  per quando avete a disposizione una cabina e volete raccontare.
Se avete urgenza di comunicare potete sempre utilizzare il rooming che con vodafone funziona bene con il solito sistema di *123*0039............#

nana arue
michele

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Patchwork / Re: Melatonina Help
« il: 20 Marzo 2008, 06:04:43 »
Ciao pat , ho sempre saputo che la melatonina è un enzima e non ormone e questo fa certamente differenza. Comunque è un farmaco da banco a livello dell'aspirina , sciroppi o altri integratori quindi ameno che uno ne faccio un uso smodato non ha effeti collaterali .
Sono comunque d'accordo con te che se ne può fare a meno seguendo le tue indicazioni ( che sono anche le mie) e nel caso può essere di una qualche utilità più al ritorno che all'andata. All'andata si vive un giorno più lungo quindi : no problem . Mi viene da sorridere, in senso buono, nel leggere certe preoccupazioni e mi chiedo : possibile che non si è mai andati in discoteca ritornando a casa alle 6 del mattino ? Sono quasi 24 ore senza dormire : la durata del nostro viaggio.
Buon volo
Michele

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Racconti di viaggio / FRAMMENTI DI GIORNATE POLINESIANE
« il: 19 Marzo 2008, 18:11:49 »
FRAMMENTI DI GIORNATE POLINESIANE

Sono tornato a casa, nella pancia della mia barca, e nonostante fuori piova e tempesta mi sento al sicuro. Mi viene in mente la tradizione polinesiana di regalare collane di conchiglie alla partenza degli amici, ospiti o parenti . Nella mitologia polinesiana il mondo è contenuto e circondato dalla grande conchiglia dell’universo , le isole e le terre sono contenute dalla grande conchiglia del mare , l’uomo nasce dalla conchiglia del ventre materno : regalare una collana di conchiglie è augurare a chi parte di ritornare alla conchiglia. Quale poesia e genuina semplicità nel rappresentare il “da dove veniamo”.
Sono tornato alla conchiglia e ciò mi fa sentire al sicuro.

Domenica scorsa è stata giornata di elezioni , il secondo turno delle comunali . In un anno i polinesiani sono stati chiamati alle urne per ben 8 volte tra le elezioni francesi e quelle locali .
Il primo turno delle comunali ha visto una partecipazione bassa, il 64% di media. I polinesiani sono stanchi di andare a votare . Provate a pensare cosa sarebbe successo da noi all’ottava votazione!
Durante tutta la settimana gli attivisti delle tre correnti principali si son dati un gran da fare per richiamare il senso civico ed invitare tutti al voto. Li riconosci subito, da lontano.
Raramente da soli si muovono in gruppi di 5, 6 persone , vestiti con lo stesso tessuto a fiori, dello stesso colore . I blu sono gli indipendentisti di Oscar Temarù, gli arancioni sono gli adepti de “ Le roi” Gaston Flosse e i rossi sono la nuova formazione autonomista di Gaston Tong Song , sindaco di Bora e che ha ottenuto un risultato strepitoso con il 47% dei voti alle territoriali.

-   ..e’ ia orana Miguel…. Ça va ?
E’ Patricia,  la maestra della locale scuola di tamuré che come la maggior parte dei polinesiani non riesce a pronunciare il mio nome in italiano ; in spagnolo, francese, americano …ma non italiano.
-   …. Oui… ça va , je bricole sur mon bateau …. E toi ? Promenade electoral ?
-   …E’ ( si in polinesiano) …. Il faut allè a voté …… tu vien dimanche ?
-   …. Oui je vien au village , mais je ne vote pas ….. je n’ai pas le droit … resident, oui , mais temporaire !!!!
Le sopracciglia di Patricia si inarcano e si contraggono  in segno di dissenso mentre Gill , impiegato alle poste, annuisce con gli occhi : un Si non verbale tipico polinesiano.
Patricia mi tende un volantino annuendo con gli occhi e sorridendo velatamente con la bocca .
-   ….. dans tous le cas il faut faire la propagande …… je sais que tu est avec nous !!!!!
Annuisco con gli occhi e le do appuntamento a domenica .

E’ domenica di elezioni.
Caroselli pacati di auto con le bandiere al vento circolano in tutto il villaggio ed alcune indugiano all’uscita della chiesa protestante e cattolica: è domenica e non si può mancare alla funzione religiosa. Nei pressi del comune dove sono allestiti i 2 seggi elettorali c’è aria di festa . Le roulotte hanno già allestito i tavoli con le loro tovaglie fiorite ……ma attenzione al colore delle tovaglie !!
La roulotte di Reinard ha addirittura allestito uno spiedo di grandi dimensioni con un maiale intero che gira, gira e diventa sempre più bruno mentre dei ciocchi legna scoppiettano allegramente mandando scintille in tutte le direzioni . C’è un profumo di sagra paesana aromatizzato occasionalmente con qualche slogan e tante risate .
La messa, il voto e poi a tavola a festeggiare , non importa se la tavoglia non fa pendance con la camicia : oramai il voto è espresso e, in ogni caso , vista la camicia a fiori blu …… qualcuno aveva dei dubbi sul voto espresso ?
Colgo anch’io l’occasione per fare colazione …. Non riesco a mangiare alle 9 le ali di pollo fritte quindi mi accontento di un poisson cru e dell’eau cocò.
-   …. E’ popaa Michel  … c’est bien d’aller a voter !!!!
Osserva la mia camicia a fiori rossi e annuisce alla mia espressione di voto;  annuisco anch’io senza raccontargli che purtroppo non ho votato .
Partecipazione vicina all’85% , alcuni terremoti politici in diversi comuni delle isole della società. Alle 20 si hanno i risultati definitivi e una gran folla è intorno ai seggi . Applausi, fischi, urla di gioia, mugugni …. E poi ?   Tutti a tavola a mangiare insieme e viene fuori anche qualche bottiglia di Hinano , strettamente proibita in giornata di elezioni.
Torno sul mio Guliver , non accendo neppure la luce…. c’è un po di luna che rischiara : 2 minuti e sono a letto dopo la mia giornata “elettorale”
Domani tutti al lavoro è lunedì . Speriamo che anche il nuovo sindaco faccia altrettanto!


Un saluto da Raiatea
Michele



 


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Racconti di viaggio / IL TATUAGGIO MARCHESIANO
« il: 19 Marzo 2008, 05:04:40 »
IL TATUAGGIO MARCHESIANO


Premessa

Viene chiamato marchesiano poiché è dalle marchesi che è arrivato a noi in modo ancora puro e senza contaminazione alcuna dell’occidente. Ovviamente è diffuso su tutto il territorio e svariati sono i tatuatori che si possono reperire prevalentemente nelle isole della società . Da qualche anno è stato instituita una manifestazione a Tahiti, in ottobre, che raccoglie un po tutti i tatuatori polinesiani ed anche  qualche ospite proveniente dal triangolo polinesiano.
Come forse sapete i polinesiani non conoscevano la scrittura , un po come la maggior parte dei popoli dell’oceania e la trasmissione del sapere era prevalentemente orale .
Il tatuaggio, in qualche maniera, è una prima forma di scrittura, di rappresentazione del verbale su un supporto , anche la pelle può servire al bisogno. Ogni segno ha un significato preciso e, inserito in contesti diversi assume anche significati diversi . Ultimamente si sta cercando di studiare meglio i significati ancestrali dei segni del Tatou polinesiano per tentare di decifrare i famosi Rongo Rongo di Rapanui, l’Isola di Pasqua.
 Polinesiani che hanno colonizzato Rapanui e nei secoli hanno sviluppato una forma di scrittura molto primitiva ma ancora oggi non decifrabile.
Queste righe per dire che il tatuaggio che si pratica qui non è una moda transitoria o per turisti, ed ogni tatuaggio racconta una storia. Sta a voi , nel richiedere il tatuaggio, far comprendere al tatuatore ciò che desiderate o meglio ciò che volete che il tatou racconti per voi .
Prima di intraprendere questo viaggio a tempo pieno, più che decennale oramai,  intorno alle genti del mondo non avrei mai pensato di farne uno. Oggi, ne ho 3 ed ognuno, simbolo dopo simbolo, racconta un momento preciso della mia ultima vita .
La farò un po lunga forse, ma seguitemi se avete interesse per questa espressione culturale e tradizionale mah’oi . Ne vale la pena !

Il senso del Tatuaggio

Tradizionalmente il tatuaggio era riservato alle classi superiori . Questa pratica era legata al desiderio di rinforzare l’attrattiva sessuale, l’esaltazione delle vita, del guerriero, l’aspirazione di diventare degli dei .
Uomini e donne portavano dei tatuaggi su diverse parti del corpo; le differenze sociali erano sottolineate attraverso segni corrispondenti ad ogni classe sociale. Il tutto sotto il controllo vigilante degli Ari’i roi (sacerdoti) : quando ad una persona venivano riconosciuti dei meriti , poteva farsi aggiungere un altro tatuaggio ai precedenti .
Le donne erano meno tatuate ma i disegni erano più eleganti e meglio eseguiti poiché erano considerati come un ornamento, una parure. Di contro gli uomini non di rado avevano l’intero corpo tatuato ad eccezione del viso , salvo qualche guerriero o qualche prete che portava un emblema particolare sulla fronte o sulle labbra . Ovviamente i capi tribù esibivano una incredibile varietà di motivi che facevano riferimento a grandi imprese o avvenimenti importanti .
Comunque senza elencarli tutti possiamo dire che esistevano quattro  tipologie di tatuaggi a seconda delle classi e funzioni sociali. Bastava incontrarsi per sapere chi si aveva davanti!

La Leggenda

Come tutte le leggende polinesiane , anche questa ha a che fare con gli dei , semidei e uomini che passano da uno stato all’altro a seconda dell’evoluzione della storia.
Comunque, durante il “Po” ( periodo dell’oscurità) il tatuaggio è stato creato da due figli del Dio Ta’aroa : Mata Mata Arahu ( colui che incide con il carbone della legna) e l’altro fratello Tu Ra’i Po ( colui che risiede nel cielo oscuro) . Questi due, insieme a Taere ( dio con estrema abilità) e Hina Ere Ere Manua ( La figlia del primo uomo (Ti’i) e della prima donna Hina ) facevano parte di un gruppo di artigiani . Diventando sempre più grande ed attraente Hina Ere Ere Manua , fu rinchiusa dalla madre Hina in un luogo fuori da occhi indiscreti per preservare la sua verginità .
Ma, i due fratelli decisero comunque di sedurla e fu così che inventarono il tatuaggio , si ornarono di motivi chiamati Tao maro mata e riuscirono così a sedurla e a farla fuggire e tanto era il desiderio di avere anche lei quei motivi sulla pelle che la tatuarono.
Questa è dunque l’origine divina del tatuaggio !
All’inizio fu praticato dai figli di Ta’aroa ( la principale divinità Tahitiana) e successivamente trasmessa agli uomini che, trovandola una pratica estremamente decorativa, finirono per farne un abbondante uso. I due figli del dio Ta’aroa divengono quindi gli dei del tatuaggio ed ancora oggi vengono invocati questi illustri predecessori prima di intraprendere un tatuaggio, in modo che venga perfetto e i disegni siano belli da vedere.
E’ una forma di cultura tradizione che si è mantenuta intatta .

L’operazione del Tatuaggio

Doloroso ma sopportabile , il tatuaggio si effettua in una sola seduta salvo disegni che occupano parti intere del corpo, la schiena ad esempio. Seppure la maggior parte dei tatuatori mette a disposizione un book con le foto e disegni dei tatou già fatti difficilmente ne avrete uno uguale .
Qui non si applicano trasferibili sulla pelle sulle cui tracce fare il Tatou . Si disegna direttamente sulla pelle con una penna i tratti salienti, tanto per dare l’idea delle dimensioni e stile del disegno e poi, come per il disegno, tutto è a mano libera e libera fantasia del tatuatore.
Il tatuaggio è un qualcosa di strettamente personale e per alcuni aspetti unico!
Anticamente, la cerimonia del tatuaggio era un vero proprio rito con suoni di tamburi, flauti(nasali) e conchiglie. Numerosi erano i motivi ed ogni disegno aveva un suo nome specifico; alcuni sono tuttora conosciuti come ad esempio quelli del dorso ( Papai Taputua, Urupo’o) , quelli sulle natiche (A’ie) , sul viso (A’ie Aro) . Il prete tatuatore disponeva di due strumenti essenziali : un bastone di legno al quale veniva fissato all’estremità un oggetto appuntito o solitamente con diverse punte ; a questo scopo si usava un pezzo di conchiglia, ossa di uccello, denti di vari pesci etc e poi un altro bastone più piccolo con il quale si percuoteva l’altro , in modo che potesse incidere la pelle .
La tintura utilizzata era a base di legno o frutti bruciati e polverizzati . Si mescolava poi questa polvere con acqua o con monoi . La tintura sotto pelle prendeva un colore bluastro assolutamente indelebile. Dopo l’operazione del tatuaggio la pelle veniva curata con olio di tamanu e monoi .
Oggi l’operazione del tatuaggio si effettua con strumenti elettrici come in occidente, con aghi sterili che vengono cambiati anche durante la stessa seduta, e con tutte le garanzie igieniche del caso .
Sono cambiati quindi gli strumenti ma non l’essenza e la tradizione del tatuaggio marchesiano.
Se volete farne uno piccolo non vi sono grossi problemi di tempi per fare il bagno, è sufficiente ricoprirlo con olio di tamanu ma esporlo il meno possibile al sole . la soluzione ideale è farlo il giorno prima della partenza . A Papeete al mercato troverete due fratelli tatuatori che sono molto bravi, ma vi conviene prenotare quando arrivate a Tahiti per farlo poi al ritorno, prima della partenza. Altre isole sulle quali potete trovare tatuatori affidabili e bravi sono Moorea, Huahine, Raiatea e Bora. Questa è la mia esperienza!
Ringrazio il mio Tatuatore Isidor qui a Raiatea per le informazioni che mi ha fornito e che mi hanno permesso di scrivere queste righe sulla storia del tatuaggio marchesiano.
Nana arue a tutti
Michele 




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Ciao ragazzi, purtroppo dalla Polinesia internet costa patrimoni quindi il più delle volte mi limito alla ricezione e spedizione email e difficilmente apro siti . Ho saputo da Irene degli ultimi accadimenti e mi spiace tanto che si sia arrivati a questa situazione di stallo doloso .

Capisco che l’amministratore debba intervenire il meno possibile all’interno del forum ma su richieste specifiche degli utenti e che vanno nella direzione di migliorarlo e renderlo snello e sfruttabile al meglio deve in qualche modo dare delle risposte .
Certo , la scelta sul come e se modificare è sua poiché ne è l’amministratore e nessuno penso voglia prenderne le veci ma una risposta, comunque sia, è d’obbligo , anche come forma di cortesia per coloro che in questi anni hanno animato il forum e ne hanno fatto un punto di riferimento per il viaggio in Polinesia.
Francesco, fai qualcosa , è un peccato immotivato lasciar cadere questo forum , ma se questo può essere legittimamente una tua scelta no problem : l’importante è saperlo ed ognuno sceglierà dove e se postare le proprie esperienze di viaggio e consigli.
 Il silenzio non serve ne a te ne agli utenti !

Ciò detto sono più che d’accordo sulla impostazione di massima che si vuole dare con topics specifici e quello dei racconti di viaggio chiuso ermeticamente .

Cercherò di seguirne  l’evoluzione e spero ancora in una soluzione positiva ma se così non fosse fatemi sapere dove porta la stagione delle grandi migrazioni !
Mauruuru roa a tutti per l’impegno e nana

Michele

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Patchwork / Re: sos..delfinario...
« il: 16 Gennaio 2008, 09:59:52 »
Questo intervento solo per rimarcare che da una parte sono in perfetta sintonia con KIAORA e gli altri utenti che hanno sconsigliato il delfinario e dall'altra un invito a tutti coloro che andranno in polinesia a boicottare tutte queste forme di sfruttamento degli animali ed in particolare dei delfini . Il delfino viene identificato un po da tutti noi come simbolo di libertà e di gioia e, il vederli giocare a prua della barca o nelle passe è quanto di più appagante si possa sperare in un viaggio a stretto contatto con il mare .
Vedere questo simbolo di libertà rinchiuso in una vasca da bagno dovrebbe ripugnare ed infastidire chiunque si dichiari di essere un uomo libero. Volete a tutti i costi incontrarli ? Vi sono altre possibilità come ha indicato KIAORA , sia a Moorea che a Rangiroa . Evitate anche i cosidetti Lagunarium , recinti nei quali potete vedere gli stessi pesci tropicali che uno snorkeling può offrire nei tanti giardini di corallo della polinesia e se proprio non vi sentite sicuri nello fare lo snorkeling potete fare una escursione con il sottomarino a bora . Evitate anche le scariche di adrenalina che vi assicurano alcuni prestatari di servizi proponendovi il pasto agli squali . Anche questa è una pratica ignobile nonchè proibita dal governo polinesiano dal 12 aprile 2006 ma, mancando di fatto ogni forma di controllo, viene tutt'ora praticata .
L'ambiente, compreso quello animale, è una responsabilità di tutti noi, anche dei turisti , anzi in questo caso principalmente dei turisti poichè con il loro denaro contribuiscono alla sopravvivenza di queste pratiche .
Boicottiamole !
Nanà
Michele

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Patchwork / Re: CLIMA IN POLINESIA A FEBBRAIO???
« il: 15 Gennaio 2008, 19:30:31 »
Sai già il tipo di clima che ti può attendere . Dicembre,gennaio e febbraio; siamo nel pieno dell'estate australe, quindi clima umido(piogge) e caldo , oltre ad un eventuale pericolo di tempeste tropicali dato che per quest'anno Meteo France ha ridotto a quasi zero la possibilità di cicloni . E' un po come se ti chiedessi che tempo farà a maggio o a settembre in Italia . Dopodichè il clima sta cambiando in tutto il mondo e quindi tutto è possibile . Quest'anno ad esempio il Natale e il Capodanno sono stati un quasi disastro in Polinesia dopo diversi anni di tempo buono !!!!!
Vedrai che in ogni caso troverete modo e maniera per apprezzare, magari diversamente questo plendido paese e il suo generoso ed ospitale popolo.
aita a'pea a'pea
michele

73
Racconti di viaggio / Re: L'OLIO di TAMANU'
« il: 15 Gennaio 2008, 19:17:05 »
Ia Orana Pat , a proposito di tatuaggi ( che sarà l'oggetto del mio prossimo post), si può utilizzare l'olio di tamanu come schermo provvisorio dall'acqua di mare se si è fatto un tatuaggio , a condizione che non sia grande e pieno e che la permanenza in acqua non sia prolungata. Ossia, se si è fatto un tatuaggio è opportuno non esporlo al sole per qualche giorno ma se si vuole fare un bagno in acqua di mare lo si può fare cospargendo il tatù con olio di tamanu e rimettendolo subito dopo la doccia.
Il problema dell'acqua di mare è dovuto al fatto che le acque tropicali sono acque vive, quindi con molti microrganismi che potrebbero infettare le piccoile lesioni procurate dal tatu. La stessa cosa può valere per piccole ferite o abrasioni . In ogni caso se si può evitare di fare il bagno è la soluzione più radicale e sicura. L'olio mettetelo in ogni caso sul tatuaggio poichè aiuterà la cicatrizzazione e, essendo un antimicrobico, eviterà infezioni dovute a fattori ambientali .
Alle prossime
Michele

74
Racconti di viaggio / L'OLIO di TAMANU'
« il: 15 Gennaio 2008, 16:11:07 »
L’OLIO  di  TAMANU’

I polinesiani lo chiamano anche con il nome “ Atì “ . E’ un albero originario dell’ Asia tropicale e diffuso oltre che in Polinesia nel sud est asiatico, ma anche nel sud dell’India e in Sri Lanka . E’ ritenuto un dono sacro della natura e degli dei per proteggere il popolo dal sole, dall’elevato tasso di umidità e dal vento . L’albero del Tamanù è molto diffuso in Polinesia e lo si può trovare di frequente sulla costa e sui motù dove le radici sono alla ricerca di sabbia corallina e acqua .
L’albero è ricoperto da una corteccia scura , rugosa e con incavi, le foglie verdi e lucide  ; l’altezza media è sui 3mt . Il frutto ha la forma di una pallina verde , diametro sui 3cm ,ed è visibile frequentemente in grappoli . Fiorisce due volte l’anno ed il fiore è piccolo e bianco , scarsamente profumato.
Un albero riesce a dare sui 100kg di frutti verdi . Questi dopo essiccatura perdono la pelle spessa che li ricopre ed assomigliano molto a delle palline quasi perfettamente sferiche e lisce di color legno chiaro. Certamente ne vedrete molte sparse in riva al mare .
Dal frutto essiccato si ricava una mandorla che a sua volta segue un processo di spremitura del tutto simile all’olio di oliva . Si ricava quindi l’olio di Tamanù , un olio di prima spremitura a freddo.
Dalla produzione annuale di un albero, circa 100kg si estrarranno non più di 5kg di olio, ciò anche per giustificare il suo costo. Il nome botanico è Calophyllum Inophyllum  e/o Tacamahaca

PERCHE ‘ E’ IMPORTANTE

Poiché ha delle proprietà curative eccezionali e non a caso veniva considerato come un albero sacro e il suo legno serviva per la fabbricazione di idoli ( tiki) .
L’olio di Tamanù è un agente antibiotico naturale per tutti i problemi di pelle oltre ad avere proprietà antinevralgiche, antinfiammatorie, antimicrobiche ed antiossidanti . E’ un rigenerante della pelle e quindi curativo per tutte quelle patologie della pelle , dalle più comuni a quelle più complesse.
L’olio può essere applicato su abrasioni da corallo, ferite e tagli , ustioni estese ma anche colpi di sole , morsi di insetti, insomma tutte le piccole patologie della pelle . I risultati sono eccezionali.
Se volete l’unico difetto è dato dal suo odore, simile a quello dell’olio di oliva , forse leggermente più forte ; ma anche a questo si è posto recentemente rimedio immettendo sul mercato della Crema di Tamanù , un melange di burro di caritè e olio di tamanù . Per chi vive questo problema posso assicurare che ha degli ottimi effetti anche sulle rughe e smagliature . Se vi siete scottati al sole e l’indomani volete essere ancora in forma applicate della crema di tamanù sulle parti arrossate. Ovviamente funziona perfettamente anche come olio da massaggio , unendo l’utile al dilettevole.
In Italia non è venduto ma più case cosmetiche reclamizzano il suo uso in associazione ad altri eccipienti . In Polinesia è venduto in flaconi e di norma costa sui 1500Fcp per flaconi da 30ml .

ALCUNI USI TRADIZIONALI DEL TAMANU’ NEL PACIFICO

In Indonesia viene immersa la foglia in acqua e dopo piccola macerazione , la soluzione viene usata per l’infiammazione degli occhi .
Nelle Filippine viene usato come astringente per le emorroidi
In Papua Nuova Guinea, il mallo del tamanù viene lasciato sul fuoco fino a quando non si ammorbidisce e poi applicato su ulcere della pelle, lesioni, tagli e brufoli. Le foglie vengono bollite e la soluzione ottenuta è utilizzata per il lavaggio di eruzioni cutanee.
Alle Figi viene utilizzato l’olio di Tamanù per i dolori alle giunture, artrite, lividi, labbra screpolate e per prevenire eruzioni cutanee  dei bimbi dovute ai pannolini.
Nella maggior parte delle isole del pacifico l’olio viene utilizzato su graffi, ustioni, tagli, punture di insetti, acne e cicatrici da acne, psoriasi, ulcere diabetiche, pelle secca e squamosa, forfora, vesciche ed eczemi. In Europa è stato conosciuto sotto il nome di olio Domba ed ha avuto buoni successi per alleviare i reumatismi e la scabbia.
L’olio di Tamanù ha addirittura guarito ustioni causate da acqua bollente e da prodotti chimici , poiché le sue proprietà contribuiscono ala formazione di nuovi tessuti accelerando la guarigione e la ricrescita di cute sana . E’ stato usato anche per alleviare il mal di gola quando applicato al collo.

IN  CONCLUSIONE

Ci sono stati studi scientifici che hanno provato queste ed altre cose, in particolare per il trattamento delle cicatrici ma, non sono qui per vendere il prodotto ma di certo posso affermare per esperienza personale e indiretta che FUNZIONA. Avete l’opportunità di poterlo acquistare in Polinesia e di provarlo sia in loco che dopo a casa . E’ un prodotto naturale quindi di certo non fa male .
Aita a’pea a’pea

Nana arue
Michele






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Racconti di viaggio / MONOI de TAHITI
« il: 15 Gennaio 2008, 12:56:02 »
IL MONOI di  TAHITI

Il MONOI è un prodotto naturale.
Da secoli, il segreto della pelle vellutata dei polinesiani è sempre lo stesso : il Monoi , e quest’olio viene ancor oggi usato regolarmente e quotidianamente dalla maggior parte dei polinesiani .
In “ reo-maohi” ( lingua polinesiana) monoi significa Olio profumato. E’ utilizzato dalla notte dei tempi dai polinesiani per le sue qualità idratanti e nella farmacopea tradizionale. E’ un olio specifico della Polinesia Francese poiché è a base di fiori di Tiarè ( Gardenia tahitensis) macerata nell’olio di coprah ( olio estratto dalla polpa del cocco) : due elementi emblematici del territorio polinesiano.

COME NASCE

La polpa della noce di cocco( ottenuta grattugiando la polpa bianca di una noce matura), viene impastata a dei fiori di tiarè , mediamente 10 boccioli per kg di polpa , questo composto viene poi esposto al sole e se ne ricava l’olio profumato. Questo era il metodo casalingo tradizionale .
Oggi , le noci di cocco mature vengono aperte e se ne estrae la polpa intera , questa viene distesa su dei seccatoi e lasciata al sole per un periodo che va da una settimana alle tre , e ciò fino a che la polpa contenga non più del 10% di umidità . Potrete vedere un po dappertutto dei tettucci in lamiera che scorrono su rotaie e dei cassoni pieni di polpa scura di cocco . Questa polpa di cocco  chiamata a questo stadio Coprah , viene messa in sacchi di iuta e mandata in aziende che provvedono ad estrarne l’olio attraverso una prima spremitura a freddo. Quest’olio, improprio alla consumazione ha proprietà idratanti e antifungine e viene venduto ad aziende di cosmesi e farmacologiche .
Una parte di questo viene macerato con fiori di Tiarè  , ma anche con vaniglia o sandalo , prodotti locali , e se ne ricava il Monoi  con varie profumazioni

COME SI UTILIZZA

Sgombriamo subito il campo dalla credenza che il Monoi sia un olio solare : non lo è . Lo diventa solo addizionandolo di filtri solari e generalmente in Polinesia difficilmente troverete un filtro superiore a 6, il più comune è a indice 3  , quindi in questo caso è un olio da usare su pelli già abbronzate .
Ma passiamo al suo uso cosmetologico
•   Per il corpo
Grazie alle sue proprietà idratanti è benefico per l’idratazione della pelle e consigliato alle persone che soffrono di pelle secca o molto secca . Applicato dopo il bagno o addirittura in goccie diluite nella vasca da bagno quando sarete a casa , lascia la pelle satinata e delicatamente profumata. Il monoi penetra istantaneamente nella pelle e usato quotidianamente assicura una perfetta idratazione anche in climi secchi o molto secchi . Quindi il monoi , senza filtri solari è indicato come dopo sole e se attendete che la pelle lo assorba lascerà un film idratante non grasso sulla pelle . Da due o tre anni è presente anche una crema idratante al monoi che si chiama Reva de Tahiti , viene assorbita nel mentre viene spalmata e può essere utile a coloro che non sopportano l’olio sulla pelle .
•   Per i capelli
Le ottime qualità del Monoi sono provate dalle capigliature delle polinesiane .
Applicandolo quotidianamente sulle punte secche permette di equilibrare la tessitura dei capelli.
Utilizzandolo come maschera sui capelli , di tanto in tanto, o al bisogno , è una vera cura di bellezza per i capelli, in particolare dopo frequenti bagni in acqua di mare . Se non avete molto tempo potete metterne alcune gocce sulle palme delle mani e trasferirle sui capelli bagnati con un massaggio leggero , attendere qualche minuto in modo che venga assorbito e poi un bella lavata . Se avete più tempo o quando tornerete dalla Polinesia, potete applicare generosamente del monoi sui capelli ed avvolgerli poi con una pellicola di cellophane per 30 minuti . Dopo un lavaggio abbondante avrete dei capelli lucenti, setosi e certamente non unti . Ciò è utile anche per la cute del cuoi capelluto e la eventuale forfora. Comunque , prima di una esposizione al sole, un bagno in mare o in piscina vi consiglio di proteggere i capelli con qualche goccia di monoi applicate sull’insieme della capigliatura. Anche in questo caso è da poco disponibile in commercio dell’olio di Monoi Cristallizzato specifico per i capelli .

•   Per il Viso
Essendo il Monoi un prodotto completamente naturale può essere usato senza rischi sul viso come prodotto cosmetico, la eventuale eccedenza può essere rimossa con un fazzoletto di carta od altro che voi sapete . Per il viso se non sopportate l’olio, vi consiglio la crema idratante al Monoi,  Reva de Tahiti  oppure sempre della Reva , il Baume de Monoi . Vedrete anche dei sorprendenti effetti su rughe e piccoli inestetismi del viso .

•   Altre applicazioni
Il monoi deposita un sottile film idrofobo sulla pelle e questo , la protegge anche dal freddo o dal vento . Riscaldato nelle palme delle mani è ideale per massaggiare parti del corpo doloranti o riscaldare il corpo , i muscoli . E’ un dopo sole efficace come prima si diceva e da sollievo dopo dei colpi di sole .

Se volete approfondire l’argomento o avete bisogno di spiegazioni “ più scientifiche “ potete scaricare gli studi e le prove dell’Istituto del Monoi di Tahiti da questo sito .
www.monoi-institut.org/downlades/etude.pf

IN  CONCLUSIONE

E’ solo un mio consiglio e prendetelo come tale .
Il monoi viene esportato in tutto il mondo ed anche in italia mi risulta ci sia , come pure altri prodotti a base di monoi . Possiamo evitare quindi di portarci il peso di doposole , creme idratanti, spray per i capelli etc etc , quando stiamo andando nel paese principe di questi prodotti.  Tra qualche giorno cercherò di parlarvi anche del Tamanù , altro prodotto dalle qualità sorprendenti tra le quali anche la cura della pelle arrossata dal sole .

Sincerità per sincerità la gran parte di questo post è frutto della mia compagna Ludovica, la quale, ha testato personalmente e con ottimi risultati, quanto scritto.

Nana arue
Michele e Ludovica


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