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Post - iaorana

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L'HEIVA

Un po di storia

I primi visitatori di Tahiti, parliamo della fine del diciottesimo secolo, associavano il termine Heiva ad un gruppo di musicisti che andavano di casa in casa a prodursi in un piccolo spettacolo con tamburi, flauti e canzoni. Erano sempre ben accolti e venivano poi ricompensati con doni : era un’occasione nella quale le case si riempivano di gente festosa .
Heiva evoca anche una manifestazione molto apprezzata che rassemblava tutto il villaggio .
Gli Arioi , un gruppo che adorava il dio ‘Oro ( che non c’entra niente con il metallo prezioso) erano gli organizzatori di queste manifestazioni nella quali si assisteva a pantomine, stornelli, discorsi in prosa e danze ; danze femminili in particolare ove il gesto delle mani, delle dita, e dei piedi , avevano una grande importanza .
Il Re Pomare nel 1819 , dopo essersi convertito alla religione degli occidentali , proibì  queste feste ed in particolare le danze che i missionari trovavano “indecenti”.

Solo nel 1895 le danze cominciarono a riapparire in occasione della cerimonia associata alla festa nazionale francese del 14 luglio : il Tiurai ( traduzione di luglio in polinesiano) . Non assomigliavano molto alle danze tradizionali : uomini e donne erano vestiti fino alle caviglie per non irritare la “sensibilità” dei missionari .
Bisogna attendere il 1956 per rivedere le danze tahitiane restituite alla loro reputazione , e questo grazie ad una direttrice di scuola , Madeleine Moua , che crea un gruppo di danza denominato appunto Heiva.
Nel 1984 la Polinesia ottiene lo statuto di autonomia interna e per commemorare questo giorno , il 29 giugno, riappare la festa dell’Heiva con i connotati odierini .

L’ HEIVA  Oggi

Ufficialmente inizia il 29 giugno e si conclude il 14 luglio ma normalmente inizia qualche giorno prima e si conclude qualche giorno dopo , dipende dai programmi stilati da ciascun isola.
Non è una festa per i turisti , tutt’altro , è un’occasione di festa di ogni singolo distretto, comune, isola , arcipelago . E’ forse l’unica occasione insieme alle elezioni politiche dove tutta la popolazione dei 5 arcipelaghi è chiamata a partecipare !
Da ogni comune o capo distretto vengono indette delle gare dove i partecipanti sono gruppi di residenti dei vari quartieri , quindi non è una gara tra isole . Ogni isola ha il suo Heiva . Dove per ragioni geografiche e di densità abitativa non è possibile organizzarla allora si raggruppano più comuni o distretti .
In cosa consistono queste gare !
Ci sono gare di Portatori di frutta , sia maschili che femminili .
Gare di lancio del giavellotto con una noce di cocco posta in cima ad un’asta alta anche 15mt .
Gara di sollevamento peso ( pietra ) dove bisogna sollevare da terra una pietra tondeggiante e quindi non facilmente tenibile fino al petto .
L’entusiasmante gara di Va’a ( la canoa polinesiana a bilanciere) su percorsi sia in laguna che in mare aperto
Gare di abilità di “tressage” con fibre naturali quali le foglie di palma da cocco o foglie di Pandano
Gare di composizione utilizzando solo fiori , foglie e frutta .
Gare di Himenè ( canti tipici polinesiani fatti in coro e quasi sempre senza strumenti musicali)
Ma la gara certamente più seguita ed attesa è quella delle danze .
Le coreografie di questi gruppi di danza sono basate sempre su temi della mitologia e delle leggende . Oggi si contano per decine i gruppi di danza “famosi “ e di certo quello più conosciuto internazionalmente è “ Le Grand Ballet de Tahiti” che fa delle turnè in giro per il mondo .

Oggi la danza polinesiana o “ ‘ori tahiti” è composta da due forme principali :
L’ Otea : danza rapida e cadenzata dalle percussioni che mette l’accento sui movimenti delle anche delle vahinè ( ragazze) e le gambe del tanè ( l’uomo).
L’Aparima : danza che privilegia la gestualità delle mani che mimano le parole dei canti e melodie sostenute dal suono di chitarre e ukulele .

Se il vostro soggiorno in Polinesia è programmato in questo periodo non dimenticate di informarvi sul programma locale dell’Heiva e cogliete al volo questa occasione unica ed indimenticabile

nana arue
Michele

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Racconti di viaggio / La Polinesia in immagini e video
« il: 10 Febbraio 2009, 15:07:22 »

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Ciao pat , come forse saprai dal 1998 è stata addirittura istituita una giornata di festa del " Reo Mah'oi " , questo grazie alla ex ministra della cultura Pultzer che oggi insegna all'Università di Tahiti ,Cultura e Lingua Mah'oi .
Questa è la lingua ufficiale in tutta la Polinesia Francese ( a parte il francese) , il puamotù come pure il marchesiano sono come dire dei dialetti . Il Mah'oi è la radice anche di tutte le lingue/dialetti parlati a Rapanui piuttosto che alla Samoa o alle Cook e dagli autoctoni della NZ o Hawai .
Purtroppo da molti viene confuso il termine Polinesiano con Tahitiano poichè Tahiti è il simbolo della Polinesia e quindi identificato con esso . Molti polinesiani non vogliono essere identificati con i Tahitiani ed infatti se dici ad un Marchesiano che è un tahitiano potrebbe quasi offendersi ; questo perchè è un arcipelago che ha una forte identità culturale da difendere. I Puamotu come pure i Raromatai (isole della società sottovento) ci tengono molto meno , quindi accettano più passivamente l'identificazione .
Un abbraccione
Michele

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Pat , se un polinesiano ti senti dire reo tahiti e non reo mah'oi mi sa che storce il naso  :o :( , comunque dopo due mesi di corso presso la Camera di Commercio di Raiatea , diciamo che ho un po desistito .... anche se ora , dopo 5 anni mi verrebbe voglia di riprenderlo .
nana
Miki

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Racconti di viaggio / Ipotesi di viaggio in Polinesia
« il: 07 Febbraio 2009, 11:19:34 »
IPOTESI DI VIAGGIO


15gg tra Isole della Società e Tuamotu

Nella maggior parte dei casi arriverete a Tahiti nella tarda serata . Il mio consiglio è di passare la prima notte all’Airport Motel che è a 300mt dall’aeroporto ed il mattino dopo prendere il primo volo per la destinazione nelle isole . La visita di Tahiti la riserverei all’ultimo giorno o due prima della partenza internazionale .

Primo giorno : Volo Internazionale
Secondo giorno : Volo in mattinata per Maupiti , un piccolo angolo di paradiso dove riconciliarsi con il mondo e cominciare ad assaporare la dolcezza dei mari del Sud , non a caso questa isola viene chiamata la piccola Bora , ma senza gli hotel . Qui ci resterei almeno 3gg . I voli da Tahiti non sono giornalieri e se non riuscite ad incastrare questa isola la potete sostituire con Tahaa , l’isola selvaggia o della vaniglia . Anche questa è un angolo di paradiso , poco turistica .
Quinto giorno : Volo su Bora Bora dove personalmente sceglierei una ottima pensione di famiglia , ma se volete togliervi lo sfizio di un soggiorno in Overwater , bhe questa può essere l’occasione giusta . Anche qui ci resterei almeno 3gg .
Ottavo giorno : Volo da Bora su Rangiroa per iniziare a vivere l’esperienza degli atolli .
Anche qui 3 o 4gg
Undicesimo giorno : Volo da Rangiroa a Fakarava , a mio avviso l’atollo più bello delle Tuamotu e non a caso è in predicato per entrare nel patrimonio dell’Unesco . I collegamenti con Fakarava non sono giornalieri quindi nel caso non riuscite a trovare il collegamento potete optare per Tikeau .
In ogni caso farei anche qui almeno 3 gg prima di ritornare su Tahiti per il volo internazionale .
Se vi piace l’idea potete optare per una crociera di 6gg nelle isole della società : Raiatea, Tahaa e Bora .



21gg tra Isole della Società, Tuamotu ed Australi

Stesso itinerario del precedente ( 15gg) ma inserendo alla fine oppure dopo il soggiorno a Bora il volo su Rurutu , nell’Arcipelago delle Australi . Il periodo migliore per fare questo viaggio è tra giugno e settembre poiché le Australi sono la destinazione preferita dalle balene . Queste risalgono dalle acque fredde del Sud passando dalla Polinesia per la stagione degli amori e partorire i balenotteri . A Rurutu c’è un diving che organizza escursioni per osservare le balene e non c’è bisogno di essere dei sub poiché le escursioni vengono fatte in snorkeling , quindi basta una maschera e pinne . E’ una esperienza indimenticabile all’interno di un viaggio altrettanto indimenticabile .


30gg Isole della Società e Marchesi


Nella maggior parte dei casi arriverete a Tahiti nella tarda serata . Il mio consiglio è di passare la prima notte all’Airport Motel che è a 300mt dall’aeroporto ed il mattino dopo prendere il primo volo per la destinazione nelle isole . La visita di Tahiti la riserverei all’ultimo giorno o due prima della partenza internazionale .

Primo giorno : Volo Internazionale
Secondo giorno : Volo in mattinata per Maupiti , un piccolo angolo di paradiso dove riconciliarsi con il mondo e cominciare ad assaporare la dolcezza dei mari del Sud , non a caso questa isola viene chiamata la piccola Bora , ma senza gli hotel . Qui ci resterei almeno 3gg . I voli da Tahiti non sono giornalieri e se non riuscite ad incastrare questa isola la potete sostituire con Tahaa , l’isola selvaggia o della vaniglia . Anche questa è un angolo di paradiso , poco turistica .
Quinto giorno : Volo su Bora Bora dove personalmente sceglierei una ottima pensione di famiglia , ma se volete togliervi lo sfizio di un soggiorno in Overwater , bhe questa può essere l’occasione giusta . Anche qui ci resterei almeno 3gg . In alternativa potete optare per Tahaa  o Huahine

Il modo migliore per visitare l’arcipelago delle Marchesi è dal mare , in aereo vi limitereste a visitare solamente Nuku Hiva e Hiva Oa . Da Tahiti parte una nave , l’ARANUI , che è un cargo misto , ma la nuova nave Aranui3 privilegia più l’aspetto crociera che quella di cargo .
L’itinerario ed informazioni della crociera su : http://www.aranui.com/download/aranui-Italio.pdf

scali : Papeete, Fakarava, Navigazione, Ua Pou, Nuku Hiva, Hiva Oa, Fatu Hiva, Hiva Oa, Tahuata, Ua Huka, Nuku Hiva, Navigazione, Rangiroa, Papeete

Partenza : 28 febbraio / 21 marzo / 11 aprile / 23 maggio / 13 giugno / 4 luglio / 25 luglio / 15 agosto / 5 settembre / 26 settembre / 17 ottobre / 7 novembre / 28 novembre / 19 dicembre

La Crociera ha una durata di 14gg con partenza e ritorno su Papeete . Il costo per la cabina vista mare è sui 3400 € , ma c’è anche l’opportunità di imbarcarsi a Nuku Hiva , fare la crociera sulle isole delle Marchesi e sbarcare poi ancora a Nuku Hiva . Questa crociera ha la durata di 7gg .

Sarà un viaggio nel viaggio , una occasione per vivere “l’altra Polinesia” .


Cile, Rapanui (isola di Pasqua), Polinesia


Anche questo è uno splendido itinerario ed una occasione per visitare luoghi “dall’altra parte del mondo”.
E’ un programma di viaggio flessibile in funzione del tempo a disposizione .
In ogni caso suggerisco di non scendere mai al di sotto dei 20gg .
Questo itinerario prevede la partenza da Madrid , generalmente con Iberia  http://www.iberia.com/#, oppure con Lan Chile http://www.lan.com, la partenza è normalmente nel pomeriggio da Madrid e l’arrivo è in prima mattinata a Santiago del Cile .
Potete scegliere di fare il soggiorno in Cile all’andata oppure al ritorno , come pure il soggiorno a Rapanui ( l’Isola di Pasqua ) . Per avere un’idea sulla programmazione di questa parte del viaggio vi consiglio di visitare http://www.exploringchile.com/ .
La parte dell’itinerario che prevede la Polinesia potete sceglierlo tra le ipotesi di viaggio precedenti.

Non dimenticate comunque il consiglio di base per questo ed altri viaggi :
SIATE CURIOSI E... NON DATE MAI NIENTE PER SCONTATO !!!!

Michele














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Ia Orana Patty ,
bhe, ho cercato di dare un breve dizionario di base , poi le occasioni sono tante per completarlo , anche con delle piccole frasi che diventano più impegnative .
Come sai nel linguaggio parlato anche i polinesiani hanno preso la cattiva abitudine francese di contrarre le parole quindi ad esempio il come stai in polinesiano lo pronunciano " e-tiu-ru "e la risposta normalmente è " e-metei-metei -roa " che purtroppo non è esattamente quello che si legge nel linguaggio scritto , dunque ho preferito delle parole alle frasi . Ovviamente integriamolo , integriamolo.... ad esempio mi sono accorto di aver omesso una parola importante : GRAZIE : Maururu
Abbracci
michele

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HAWAIKINUI


L’Hawaikinui è l’avvenimento ed occasione di festa più importante in Polinesia dopo l’Heiva . E’ una festa popolare che accomuna tutti gli arcipelaghi e tutte le isole della Polinesia Francese poiché gli equipaggi sono l’espressione di club di Va’a ( la piroga polinesiana con bilanciere) delle varie isole e, per quelle più importanti come Tahiti , vi partecipano anche più equipe .
Nei 3gg della corsa tutte le radio locali sono sintonizzate con i corrispondenti che seguono la corsa in diretta; Telepolynesie, la Tv locale polinesiana ritrasmette in diretta le immagini dal campo di regata circondato da centinaia di barche di supporter dei vari club. Le equipe sono sulla bocca di tutti e conosciuti ed apprezzati come da noi i giocatori di calcio, con tanto di autografi e foto ricordo.
Ma cos’è questa gara che oramai è uscita con la sua fama dagli arcipelaghi polinesiani vedendo la partecipazione di Hawaiani e canoe della Nuova Zelanda ed ogni tanto d’oltreoceano?

La gara si effettua normalmente a fine ottobre e cambia leggermente di data ogni anno. Il percorso si estende su quattro isole:  Huahine, Raiatea, Tahaa e Bora Bora.  Si effettua in 3gg successivi .

La prima tappa prevede la partenza da Huahine  in prossimità della pass , l’uscita in oceano e arrivo a Raiatea nella zona di laguna subito dopo Uturoa,  denominata La Piscine . Un percorso di 44,5 Km,. la maggior parte di questi in mare aperto .

La seconda tappa prevede la partenza da Raiatea con un percorso inizialmente in laguna alla volta di Tahaa, l’uscita dalla pass e buona parte del percorso in mare aperto per poi rientrare in laguna alla volta di Patio, il comune principale di Tahaa . Un percorso di 40,5.

La terza ed ultima tappa è quella più lunga e faticosa . La partenza è da Patio a Tahaa, dopo qualche chilometro l’uscita è dalla pass Paipai, si raggiunge Bora Bora, percorso tutto in alto mare, con l’entrata nella pass di Vaitape ed arrivo sulla spiaggia di Punta Matira. Anche qui sono ben 58 Km

In totale 143 Km dei quali più di 110 in mare aperto con la sola forza delle braccia .
E’ emozionante seguire la corsa a bordo dei tanti poti mara ( piccole barche da pesca) che sfrecciano avanti e indietro per supportare i loro beniamini. Assolutamente da non perdere l’arrivo a Punta Matira a Bora Bora : una festa nella festa !
Da 5 anni non ne perdiamo una ed ogni volta è sempre una grande emozione !!

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Racconti di viaggio / Piccolo dizionario di base Italiano-Tahitiano
« il: 06 Febbraio 2009, 17:47:26 »
Piccolo dizionario di base Italiano-Tahitiano

In generale gli italiani sono favoriti nel leggere il polinesiano poiché si pronuncia più o meno come si legge , almeno per le vocali. Quindi Moorea non si pronuncia   < Morea> ma < Mo-o-rea> e Papeete quindi < Pa-pe-e-te> . La “H” è sempre aspirata , come un soffio tra i denti . Quindi non diremo < Ta-i-ti > ma < Ta-hhhi-ti > 
Ci siamo ?
Dimenticavo , l’alfabeto polinesiano ha solo 13 lettere:
5 vocali : a,e,i,o,u
8 consonanti : f,h,m,n,p,r,t,v
Quindi la B , la G e la K non esistono . Ma allora vi chiederete come mai la località più famosa della Polinesia si chiami Bora Bora !!!! Semplice , in realtà il suo vero nome polinesiano è Pora Pora . Imparate quelle quattro parole di uso più comune , è una forma di cortesia per il popolo che vi ospita e anche l’occasione per farvi e far fare quattro risate .



Buongiorno: ia orana
Arrivederci : nana
Come va ? : eaha te huru ?
Buon Appetito : tamaa maitai
Buona Notte : taoto maitai
Il Pranzo : maa
SI : e
NO : aita
Per favore : E e  ( avete letto bene : e, e )
Donna : vahine
Uomo : tane
Casa : fare
Dottore:Taote
Patria, Terra : Fenua
Isola : Motù
Uomo bianco : Popaa
Cinese : Tinito
Francese : Farani
Benvenuto : Maeva o Manava
Grande : Nui
Piccolo : Iti
Ragazzo : Tamarii
Mare : Miti
Quando non si ha voglia di far niente : Fiù ( molto diffuso)
Il conto : E hia moni
La Pass ( tra laguna e oceano) :Te Ava
Festa, avvenimento : Heiva
Fiore : Tiare
Vento tipico di aliseo : Maaramu
Pesce crudo : Ia ota

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Racconti di viaggio / Re: AIUTO !!! Viaggio di nozze settembre 2009
« il: 19 Gennaio 2009, 11:08:15 »
Vi consiglio di spostarvi su Patchwork poichè questa sezione è dedicata solo ai RACCONTI DI VIAGGIO .
Abbiamo lottato con il gestore del sito per avere questa distinzione e poi .....??!!

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Racconti di viaggio / Re: RESORT A BORA BORA
« il: 19 Gennaio 2009, 11:04:33 »
Particella, Aita, etc vi ricordate che i RACCONTI di VIAGGIO devono essere dedicati ai RACCONTI e non alle richieste informazioni ?
Mi meraviglio di voi che siete delle "veterane" di questo forum

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Ia Orana Ro , ho letto il tuo racconto e ti ringrazio tantissimo per le parole che hai avuto a proposito dell'esperienza del Gulliver.
E' molto gratificante essere riusciti a far vivere la Polinesia nel suo lato migliore ed aver instaurato una splendida amicizia.
Un abbraccio da me e Ludo

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Racconti di viaggio / La Vaniglia di Tahaa
« il: 22 Dicembre 2008, 09:15:40 »
Nell'intento di far conoscere sempre più la Polinesia e i suoi prodotti invio questo post sulla Vaniglia di Tahiti . Altri post su prodotti polinesiani come il Monoi, l'Olio di Tamanù, Le famose Perle di Tahiti od i sempre più amati Tatuaggi Marchesiani li trovate sempre su questo forum. Vi segnalo i link per comodità:
http://www.polinesia.it/forum/racconti-di-viaggio/t2064/
http://www.polinesia.it/forum/racconti-di-viaggio/t2064/
http://www.polinesia.it/forum/racconti-di-viaggio/monoi-de-tahiti/
http://www.polinesia.it/forum/racconti-di-viaggio/l'olio-di-tamanu'/


La vaniglia

La pianta della Vaniglia ,appartine alla famiglia delle Orchidee e, come la maggior parte di queste, è originaria dell’America Centrale. Quindi non è originaria della Polinesia , bensì introdotta in occasione dei primi viaggi dell’uomo in questo nuovo mondo. La Vaniglia è il frutto della impollinazione del fiore , dell’orchidea , ed  è effettuata dall’uomo manualmente  poichè non esiste più in natura un insetto in grado di farlo. Esistono una gran varietà di piante di vaniglia ma le due varietà che hanno virtù aromatiche confermate sono solo due :
 
la Vaniglia Planifolia (Vanille Bourbon)  Coltivata e prodotta nella maggior parte del mondo : Madagascar, l’isola della Reunion , l’ Indonesia, il Messico, le Comorre e l’India . La Vaniglia Tahitensis (Vanille Tahiti) prodotta esclusivamente in Polinesia e più in particolare nelle isole della società sottovento . Non a caso Tahaa viene chiamata l’Isola della Vaniglia.

Un po di Storia
 
Fu nel 1848 che l’Ammiraglio Hamelin importa delle piante di Vaniglia Aromatica e due anni più tardi l’Ammiraglio Bonnard importa delle piante di Vaniglia Fragrans . Le due specie furono in seguito incrociate fino ad ottenere quella che oggi conosciamo come Vaniglia di Tahiti , la qualità più apprezzata al mondo ed in particolare in cucina . I più grandi cuochi al mondo utilizzano solo ed esclusivamente questa varietà per il suo profumo generoso, pieno e con un tocco di liquerizia. Nel 1880 inizia la cultura in scala anche se la produzione è sempre largamente minoritaria rispetta a quella prodotta nel resto del mondo.

La Vaniglia di Tahiti
Dove vive


 La Vaniglia è una pianta della famiglia delle orchidee a forma di liana e, allo stato selvaggio, vive nelle foreste tropicali umide . Vive aggrappandosi con dei peduncoli ( come l’edera per intendersi) a dei trochi d’albero. Si sviluppa molto bene in suoli umidi e ricchi di umus .
CulturaLe Liane sono piantate in un composto vegetale ai piedi di un « tutore »che gli servirà da supporto nella crescita . Questi tutori possono essere sia naturali che artificiali
 

Fioritura
 
  Bisogna attendere 3 anni prima che liana possa cominciare a produrre dei fiori . Appaiono prima una serie di  boccioli  a grappolo e poi il fiore . La fioritura si estende su tre mesi circa , da luglio a settembre , e questo solo una volta per anno
Fecondazione
Per ottenere un grosso baccello di vaniglia l’uomo è obbligato ad intervenire personalmente per impollinare manualmente il fiore . Durante il periodo di fioritura bisogna intervenire tutte le mattine all’apertura del fiore poichè non dura a lungo e, un fiore non impollinato è un baccello mancato . Una volta impollinato , la base del fiore si allunga e il fiore si secca e cade nell’arco di due mesi : è l’inizio della formazione del baccello. Per ottenere un baccello pieno e matura bisognerà attendere non meno di nove mesi .
 
Raccolta

La cueillette s'effectue lorsque le fruit a atteint sa taille définitive, jaune brun et 9 mois après la fécondation. Planifiée selon un calendrier établi par la commission de contrôle des vanilles vertes tous les 15 jours environ et par secteurs géographiques. La raccolta è pianificata seguendo un calendario stabilito dalla Commissione di Controllo della Vaniglia ogni 15gg e per settore geografico. La varietà tahitiana ha il vantaggio di non fessurarsi a maturazione e quindi si può ritardare la raccolta fino alla piena maturità . Un grande vantaggio rispetto alla qualità Fragrans che deve essere raccolta al settimo mese .
 

Préparazione

Questa è una fase molto delicata poichè viene effettuata esclusivamente a mano e frutto di tanta pazienza ed esperienza . In questa fase ogni singolo baccello verrà preso in mano e massaggiato più volte dopo essere stato messo in u n ambiente fresco  e chiuso per farlo imbrunire, lavato con acqua di fonte e asciugato e fatto seccare al sole per diminuire il tasso di umidità del baccello. In seguito vengono confezionati dei pacchetti a seconda della taglia del baccello ed infine chiusi in casse per affinarne il profumo . Questa fase di preparazione dura dai 5 a i 6 mesi .
 

Qualità

 La prima qualità è data come prima si diceva dal fatto che il baccello non si rompe e quindi il baccello è più «  carnoso, più pieno e carico di polpa
 
 La seconda risiede nella specificità ed il fine profumo che le conferisce la lavorazione , qualità che gli permette di essere la Vaniglia di alta gamma nella produzione mondiale .
Non mancate di acquistarne . Sarà un regalo gradito a tutti gli amici una volta ritornati in Italia .


43
Racconti di viaggio / Re: Evitate la Taithian Princess Cruise
« il: 22 Dicembre 2008, 09:10:36 »
Tanto per chiudere l'argomento , vi annuncio che sabato 20 dicembre , alle 05,00 la Tahitian Princess ha lasciato definitivamente le acque polinesiane .
Nanà
Michele

44
Patchwork / Re: c'é lavoro in polinesia francese?
« il: 16 Dicembre 2008, 12:44:22 »
Ia Orana a tutti voi.
Avevo già risposto a questa domanda un po di tempo fa ma evidentemente è nascosta in qualche piega del forum .
Ci vivo dal luglio del 2000 ed ogni anno mi arrivano non meno di qualche decina di email con la stessa domanda.
In Polinesia NON c'è lavoro ma C'E' da lavorare .
Non è un gioco di parole voglio solo dirvi che se pensate di venire in polinesia per trovare un lavoro siete sulla strada sbagliata : anche qui c'è disoccupazione ed in particolare giovanile, la recessione economica è palpabile come in ogni angolo del pianeta . Giustamente il governo polinesiano cerca di favorire l'accesso al mondo del lavoro ai residenti ed in particolare ai polinesiani . Certo, se fate un lavoro molto particolare del quale c'è esigenza sul territorio e non ci sono maestranze locali avete certamente delle chance . Ma sono casi più che isolati data la presenza capillare di francesi e pertanto privilegiati nell'accesso.
C'è da lavorare certamente, nel senso che c'è ancora molto da costruire da mettere in piedi , da inventare ! Costruire possiamo tradurlo anche come Investire in strutture .
Se questa è la volontà del cittadino italiano che si vuole trasferire in polinesia , bhe, sarà accolto a braccia aperte poichè darà ossigeno all'economia polinesiana e potrà dare lavoro ai polinesiani. Sapete perchè fino al 2000 per entrare in polinesia gli stranieri dovavano versare una cauzione pari al biglietto di ritorno nel paese di origine ? Perchè in non pochi partivano all'avventura , inseguendo il sogno dei mari del sud dove poter vivere in un contesto fatto di natura e gente semplice, poche esigenze e poco denaro. Un sogno che spesso si infrangeva contro la barriera non corallina ,ma della vita di tutti i giorni , della non rispondenza del sogno con la realtà quotidiana .
Non restava neppure il denaro per rimpatriare. Dal marzo del 2000 i cittadini della comunità europea sono stati equiparati ( anche se solo in parte ) ai francesi e quindi non pagano questa cauzione, cauzione che viene ancora pagata dai cittadini extra Cee.
Questa è la mia risposta al post . Il mio consiglio è :  una volta deciso di investire in polinesia e cambiare vita fatevi prima un sopralluogo e cercate di vivere il vostro mese non da turisti ma da comuni cittadini , valutate bene le oppotunità ed i ritorni e poi scegliete in serenità . Ogni paradiso ha il suo poccolo inferno quindi siate pronti ad accettare anche quello .   
Non voglio frenare il vostro entusiasmo ma spesso il "voglio cambiare vita" non è dettato da una scelta serena ma solo dalla voglia di evadere dal quotidiano e quindi non ponderata come si deve. La prova è che qualche mese fa , su queste pagine ho fatto mettere un annuncio per la gestione di una pensione di famiglia a Tahaa ; un investimento limitato ed ottima opportunità per verificare la propria voglia di cambiare .
Mi sono arrivate solo due richieste di informazioni ed una di queste era una richiesta di assunzione !!!!!!!  Ho anche scritto della richiesta di un amico che ha un negozio di perle a Bora e che era disponibile ad assumere una commessa italiana : 3  richieste di informazioni . E' sufficiente vedere quante volte è stato letto questo post e in quanto tempo per rendersi conto che al di là della curiosità e oniricità dell'argomento non c'è poi una reale volontà di intraprendere la scelta .
Colgo l'occasione per dirvi che è in vendita l'unico Bar/pasticceria/tavola calda di Bora .
Se c'è qualcuno che ha da investire qualche centinaio di migliao di euro per cambiare vita può scrivermi .
Forse sono stato un po duro nella risposta ma non avevo altre scelte !
Non smettete di sognare ma se vi capita cercate di farlo ad occhi aperti perchè si colgono più  particolari e più sfumature .
Nana arue
Michele
 

45
Ia Orana a tutti voi .
Ringrazio Ro per il messaggio perchè a volte quando lo scrivo ho sempre l'impressione di frenare l'entusiasmo delle coppie che si incontreranno . Ma credetemi non c'è cosa più bella che il conoscersi quando si è già in viaggio perchè si è più disponibili, più aperti . Il viaggio ci cambia e, sempre in positivo .
Altrettanto vero che in questi anni si sono cementate delle splendide e durature amicizie . Per sei giorni, 24/24h sarete sempre insieme e se ci pensate bene è molto di più del tempo che passate con i vostri migliori amici in più mesi o un anno . Quale migliore occasione per scoprirsi, essere se stessi senza le sovrastrutture sociali e condizionamenti quotidiani . Un luogo comune recita che in barca o ci si ama o ci si odia . Credetemi in questi anni non c'è mai stato il minimo screzio o insoffrenza , certo il capitano e la nostroma ci metteno del loro ma il vero motivo è un altro : si è in pace con se stessi in un contesto che richiama solo la serenità del vivere giorno per giorno.
Nanà arue
Michele

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