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Diario di un povero.....sognatore!!!!
braccobaldo:
…spesso, per non dire tutti i giorni, ricorre in me lo stesso pensiero Come sarebbe stata oggi la mia vita se io e mia moglie non avessimo avuto il coraggio di lasciare l’Italia Mi chiedo come sarebbe stata la mia sopravvivenza, perché tale era già la mia esistenza quando decisi di lasciare il Vecchio Continente Chissà come avrei trascorso questi anni Sarei stato in grado di trovare quell’ossigeno , già scarso al momento della dipartita, che permetteva alla mia anima ancora di respirare Oppure oggi sarei uno dei milioni di cadaveri che pensano di vivere in questa sempre moderna società A dire il vero questo pensiero era già ricorrente quand’ero in Italia però nel senso opposto In quel tempo non c’era giorno che non si chiudesse con il rimpianto di non essere ancora partito per la Polinesia Oggi vivo questo pensiero con un sentimento opposto, con la gioia e la soddisfazione di aver fatto la cosa giusta, sempre però tenendo vivo il ricordo del recente passato Più mi giro a guardarmi indietro, a studiare la mia e la nostra Storia, e più apprezzo quello che ho davanti. Questo modo di approcciarmi alla vita, questo mio vivere la quotidiana esperienza con lo sguardo sempre rivolto in tutte le direzioni, passato presente e futuro, non è una conquista recente ma di lunga data tanto da poterla definire il mio marchio di fabbrica Sarà anche dovuto all’influenza dei miei studi storici ma ho sempre pensato che, se nella vita si vive con l’intento di migliorare ogni giorno, questo non sarà mai possibile senza la rivisitazione del nostro passato E’ ancora vivo il ricordo delle giornate, per non dire i mesi e gli anni, trascorsi a correre dietro una società che non è stata più capace di fermarsi un attimo per capire dove lei stessa stesse andando La cosa peggiore è vivere questa vita in affanno con la volontà di fermarti, con il desiderio di riposarti, ma non riuscirci perché hai paura di buttarti da un treno, che comunque sta andando molto veloce, non sapendo come potrà essere la caduta Oggi non posso che dire che mai caduta fu così indolore, per non dire piacevole Ora sono nella condizione di poter vedere e provare a giudicare il treno ed i suoi passeggeri Quello che maggiormente si nota è che all’alta velocità del treno corrisponda una quasi immobilità dei suoi inconsapevoli passeggeri Non hanno compreso che il treno non li sta portando da nessuna parte perché lui stesso non ha una metà Il suo unico obiettivo è non fermarsi mai Non hanno compreso che questo viaggio li sta uccidendo, che l’unico posto dove li potrà portare è la Fine Quello che mi rincuora è che non sono l’unico spettatore esterno Non siamo tanti però neanche così pochi da non riuscire a pensare di poter costruire un futuro diverso…….
braccobaldo:
....siamo rientrati da dieci giorni dall’Italia dove ci siamo fermati per tre settimane Ho approfittato delle festività pasquali per portare i miei figli nella terra dove sono cresciuti i loro genitori Erano più di tre anni che non vedevamo l’Italia, ossia da quando ci siamo stabiliti in Polinesia Con i nostri genitori e fratelli ci siamo visti ogni estate qui da noi mentre con gli altri parenti c’erano stati principalmente contatti tramite internet Mi ha fatto piacere rivedere alcuni di loro come mi ha fatto molto molto piacere rivedere la mia “vecchia” Patria Nonostante gli Italiani la sua bellezza è ancora ben visibile anche se stanno aumentando le cicatrici sul suo corpo Non nascondo che quello che doveva essere, almeno formalmente, un viaggio di piacere e soprattutto di gioia nel riabbracciare la terra che mi ha partorito e mi ha cresciuto si sia trasformato in un continuo alternarsi di sentimenti di felicità ad altri di profondo sconforto Prima di partire sapevo già a cosa andavo incontro e quindi ero convinto di poter gestire questa situazione; la realtà è stata più forte del mio autocontrollo I sentimenti hanno prevalso sulla ragione Oggi non ho voglia di parlare delle sue e nostre sofferenze, preferisco esaltare la sua “storica” bellezza Nonostante sia cresciuto più di trent’anni a Roma non l’avevo mai vista così bella Mi sono ri-innamorato Come immaginavo la distanza ci ha riavvicinato Penso di aver provato gli stessi sentimenti di coloro che per la prima volta vengono nella Città Eterna Viste le forti emozioni che ho vissuto al primo impatto ho deciso che i primi giorni li avrei dedicati proprio a Lei Il mio sguardo ha visto cose che nella vita precedente non avevo colto, tante piccole bellissime sfumature che però fanno la differenza Ho sempre preferito girare per Roma di notte, quando il traffico e la folla sono minori L’unica eccezione l’ho fatta per il Pantheon Come facevo da ragazzo, quando ero studente universitario, arrivavo poco prima delle 8 di mattina davanti l’entrata ed aspettavo l’apertura del tempio in modo da poter essere il primo ed unico visitatore per qualche secondo, a volte capitava anche minuti Quel silenzio assoluto e la mia piccola presenza di fronte al grande vuoto che riempie il Pantheon creavano una sensazione unica Anche la prospettiva era diversa Praticamente è un altro Pantheon rispetto a quello colmo di visitatori Ho trascorso diverse notti per il centro di Roma e mi ha fatto piacere vedere gli occhi incuriositi di mio figlio più grande rispetto a quello spettacolo unico Inutile dire che appena ha visto il Colosseo è andato in estasi, anche perché gli avevo anticipato quello che secoli fa era accaduto al suo interno Il tragitto base è stato lo stesso che ero solito fare in passato ossia partenza dal quartiere ebraico, fermata nella piccola pasticceria viennese, sempre nel quartiere, per prendere un caldo krapfen e poi spostarsi verso Piazza Argentina fino ad arrivare al Pantheon per gustare un buon caffè al Tazza d’Oro Dopo i due momenti gastronomici si improvvisava In genere altre mete fisse erano Campo dei Fiori, Piazza di Spagna, Piazza Navona, i vicoletti intorno al Parlamento…….
braccobaldo:
…. la prima settimana l’abbiamo divisa tra Roma e la visita ai parenti più stretti La seconda settimana ho organizzato una piccola Tirreno-Adriatica Siamo partiti dalla Toscana, più precisamente da Scansano e, tagliando per l’Appennino Tosco-Umbro-Marchigiano, siamo arrivati ad Ascoli. Abbiamo fatto tappa in tutte località che già conoscevo. Scansano, la patria del vino Morellino, è un paese dove torno sempre con piacere avendoci trascorso in passato molte giornate Per chi come me amava e ama la vita “Slow” questo piccolo borgo ha sempre rappresentato una piacevole tappa Mi ricordo giornate "vissute" con gli amici tra dell’ottimo cibo e del delizioso vino e il tutto accompagnato da indimenticabili letture Dopo Scansano abbiamo fatto tappa a Saturnia Due giorni passati tra le terme e altri suggestivi borghi come Pitigliano e Sovana Dopo aver attraversato le montagne siamo scesi in Umbria, a Paciano; uno dei cento borghi piu belli d’Italia Dopo aver salutato Castiglion del Lago e Perugia siamo arrivati a Gubbio, città nella quale ho trascorso delle indimenticabili feste di Capodanno Nelle Marche invece abbiamo soggiornato a Camerino ed Ascoli Tutte le tappe di questa traversata sono stati posti e luoghi già conosciuti, dove in passato ho lasciato una parte di me Nonostante ci siano, solamente in Italia, un miriade di località dove ancora non sono stato e che meriterebbero di essere visitate e vissute, spesso ho preferito dedicare quel poco tempo a disposizione per tornare, diciamo, sulle vecchie orme piuttosto che intraprendere nuovi sentieri. Ho sempre riflettuto su questa mia tendenza alla conservazione che non combacia con il mio essere Vivo all’ interno di una contraddizione perché sono una persona che ama la Conoscenza e non ha paura del cambiamento e che, come Sant'Agostino, vede nel viaggio uno dei mezzi più efficaci per leggere il Libro della Conoscenza Eppure non solo quando programmo un viaggio ma anche quando devo scegliere un libro da leggere o più semplicemente un ristorante dove mangiare spesso la scelta va diciamo “su un usato sicuro” Ho una libreria stracolma di libri dei quali non ho letto neanche la metà; però di quelli che ho letto vi assicuro che molti sono stati letti due o anche tre volte Anche se queste ri-letture sono state fatte a distanza di anni, producendo così ogni volta significati e sensazioni differenti e quindi giustificando in parte questo mio “vizio”, rimane comunque il fatto che preferisco buttarmi in delle situazioni dove sono sicuro che comunque ne ricaverò qualcosa di positivo piuttosto che rischiare una nuova “impresa” dove potrei uscirne deluso Sono convinto che questo mio atteggiamento sia fortemente influenzato dal poco tempo che ho a disposizione da dedicare a questi “miei spazi” nei quali la prima mia necessità è quella di “stare bene” Non mi soffermo su un chiarimento di quest’ultimo concetto perché do per scontato che i pochi naviganti di questo forum sappiano di cosa sto parlando........
braccobaldo:
…..vivere in Polinesia, io sto vivendo in Polinesia, io vivo in una delle mete più desiderate La maggior parte delle persone che sogna questo viaggio è ispirata dalle immagini da cartolina che ritraggono questo luogo e quindi dalla curiosità di vedere questi posti ma non di viverli; diciamo che questa maggioranza ha una concezione “turistica” del viaggio. Sono pochi coloro che dietro questo desiderio polinesiano nascondono una volontà, forse inconscia, di gettare le basi per futuro trasferimento. Come ho detto in precedenza il mio primo viaggio (di nozze) in Polinesia è venuto del tutto inaspettato, però una volta presa la decisione e cominciato ad organizzare il viaggio il mio fine principale è stato sempre quello di riuscire in pochi giorni ad avvicinarmi il più possibile a questa cultura che in tutti i sensi era agli antipodi rispetto alla mia. Sono bastati pochi giorni per creare quel legame che, a distanza di qualche hanno, mi ha dato la forza di “cambiare vita” Non nascondo che prima di tornare a vivere in Polinesia il mio più grande dubbio fosse quello di “annoiarmi” in quel piccolissimo frammento di terra nascosto nell’Oceano Pacifico Come nelle relazione tra persone all’inizio la fase dell’innamoramento ci fa vedere solo il bello dell’Altro; finita questa fase cominciano i problemi Ebbene dopo essermi perdutamente innamorato nel primo viaggio avevo paura che, una volta tornato, quelle incredibili sensazioni potessero con il tempo esaurirsi Anche se sappiamo che il tempo inevitabilmente sminuisce le nostre passioni questo però non significa che le faccia sparire oppure che ne possano nascere delle altre La mia vita in Polinesia è la conferma di quest’ultimo pensiero E’ vero che il colore turchese del mare non mi strabilia come quando l’ho visto la prima volta, ma vi garantisco che mi emoziona sempre come i grandi e vivaci Hibiscus, che ogni volta che li incontro hanno sempre da raccontarmi delle nuove storie Lo so che nel giardino di coralli ci sono un’infinità di pesci ad aspettarmi per mordicchiarmi tutto il corpo; l’effetto sorpresa è finito eppure il solo pensiero continua ogni volta ad emozionarmi E comunque a parte tutte le passioni ed emozioni che questa Terra è in grado di darmi rimane il fatto che il più grande dono che ho ricevuto è stato di avere, o forse è più giusto dire ri-avere, il mio Tempo…..
braccobaldo:
…..il Tempo, il Mio Tempo Durante il mio soggiorno in Italia questo pensiero è stato quotidianamente presente nella mia testa; oserei dire che è stato quasi un assillo Questo perché ogni giorno non mancavano spunti che mi facessero notare la diversa percezione che ora ho del tempo rispetto al passato Questo mio breve rientro in Italia prevedeva un programma molto intenso di visite ed iniziative varie Già prima di partire sapevo che non sarei riuscito a realizzare neanche la metà di questo programma eppure non c’è stato mai un momento della giornata in cui sentissi il bisogno di corrergli dietro, mai sentito l’ansia di realizzarlo; cosa che invece in passato mi accadeva spesso E’ ancora vivo il ricordo di quei giorni, di tutti i santi giorni nei quali non c’era mai un attimo durante il quale, mentre facevo una qualsiasi cosa, non sentissi la presenza dell'impegno successivo Nel momento in cui quest’ultimo veniva affrontato, lo spazio da lui lasciato libero veniva “automaticamente” coperto dal prossimo impegno e così si proseguiva per tutta la giornata Mi è sempre piaciuto pensare ad una vita vissuta intensamente dove le giornate risultano essere troppo corte rispetto ai tuoi programmi, ma questa mia immagine è sempre stata accompagnata da un senso di piacere, di benessere, di soddisfazione Ebbene nelle giornate del mio Passato non ricordo nessuna di queste sensazioni ma piuttosto un continuo e costante stato d’ansia Non poteva essere altrimenti visti gli impegni che riempivano le mie ore Quando mi fermavo per vedere cosa avevo raccolto, ogni volta che aprivo le mani le trovavo sempre vuote, dentro non c’era nulla E allora all’ ansia si accompagnava quella frustante sensazione di scoramento dovuta al fatto che ti accorgi che stai correndo in una direzione opposta; anche se non sai quali sia precisamente la strada che devi intraprendere sai invece per certo che quella che stai percorrendo non ti porterà da nessuna parte se non sempre più lontano dai tuoi sogni e dai tuoi progetti…….
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