forum polinesia > Racconti di viaggio
Il ritorno dal Paradiso!!!!!!
massimo:
Ciao ragazzi!!
Anche mia moglie ed io siamo da poco rientrati da questo indimenticabile viaggio: 24 giorni in un posto unico che appena raccolgo le idee vi descriverò in ogni minimo dettaglio.
Ringrazio questo forum che leggo da 1 anno e che mi ha dato diverse dritte nello scegliere i posti secondo i miei gusti, rifarei il viggio esattamente come lo ho fatto tale è stata la soddisfazione.
Quindi considertemi a Vs. completa informazione per ogni domanda, invio foto o quant'altro.
A breve commento dettagliato delle "mie" isole: Rangiroa, Tikehau, Tahaa e Bora Bora.
Ciao!!!
Max
massimo:
Eccomi qui per cercare di raccontarvi le emozioni e tutto quello che abbiamo vissuto in 24 giorni polinesiani che hanno reso in nostro viaggio di nozze un vero sogno!!
VIAGGIO DI ANDATA: essendo Valentina, mia moglie, non proprio a suo agio in aereo ho optato per la tratta via New York; il primo volo è stato dunque da Malpensa a New York, circa 8 ore, con Alitalia. Al JFK si possono perdere anche 2 ore alla dogana perché la procedura di controllo è lunghissima con impronte digitali e foto (qualcuno veniva preso a campione anche per un ulteriore interrogatorio!!).
Il consiglio è quindi di fare prima possibile il check-in in Italia per avere posti avanti e passare prima alla dogana.
Il secondo volo con Air Tahiti Nui di circa 13 ore è passato velocemente perché la stanchezza ha iniziato a farsi sentire e siamo riusciti a dormire qualche ora; volo piacevole, ti accolgono con il tiare, fiore che accompagnerà ogni istante del nostro viaggio.
Arriviamo a Papeete verso mezzanotte e mezza e già lì veniamo accolti dalla musica polinesiana suonata da 3 musicisti e dalle prime collane di fiori che ci vengono donate delle gentile signorine della Tekura Tahiti Travel (il viaggio l’abbiamo prenotato anche noi con Kia Ora che si appoggia poi alla Tekura); lì ci vengono consegnati dal responsabile di lingua italiana i vaucher per gli alberghi, ci spiegano alcune cose e ci lasciano i numeri per contattarli in caso di necessità.
TAHITI: dall’aeroporto arriviamo in 10 minuti di autobus al Sofitel, albergo molto più bello di quello di pensavo, davanti ad una lagunetta con vista su Moorea, davvero vicinissima (7 minuti di volo, il tempo di decollare ed atterrare).
Le camere sono ordinarie, molto bello il ristorante sulla spiaggia che usiamo l’indomani per la colazione, colazione faraonica sia nella quantità e qualità, sia nel costo (circa 20 ¤ a testa).
L’hotel ha tutto, piscina con bar, bella spiaggia, mare da Tahiti, quindi non un granchè rispetto a quello che vedremo (anche se in molti posti in Italia pagherebbero per averlo così), campi da tennis, campo pratica golf, ristorante giapponese, boutique di souvenir e di perle, etcccccc.
Data la sveglia alle 5.30 causa fuso orario decidiamo dopo la colazione delle 6.30 di andare a vedere il famoso mercato di Papeete, avendo la partenza per l’aereoporto con destinazione Rangiroa alle 10.00.
Abbiamo fatto un giro velocemente avendo i tempi serrati ma un giretto merita, molto curato, molto colorato e c’è davvero di tutto con molta più scelta rispetto a quello che troveremo sulle isole.
Rientriamo giusto in tempo e partiamo per l’aeroporto passando prima per l’Intercontinental, bello, ancora più scenografico del Sofitel con laghetto interno e grande piscina centrale.
Arrivati all’aeroporto in 2 minuti facciamo il check-in, destinazione Rangiroa, l’avventura comincia.
RANGIROA: dal volo di circa 1 ora scorgiamo la laguna blu che l’indomani saremmo andati a visitare. L’aeroporto è talmente piccolo da apparire più una reception che un vero e proprio aeroporto.
All’arrivo al Kia Ora Village veniamo accolti dal personale che a sorpresa parla un discreto italiano e presto capirò il perché, il 90% della clientela è italiana!! Diciamo che è stato il modo più leggero per staccarsi dall’Italia.
Il villaggio è buono, nonostante quanto letto sul forum, giardini curati, strutture discrete, in pratica ho trovato quello che mi aspettavo. Abbiamo un beach bungalow, molto spazioso, forse un po’ datato nell’arredamento rispetto agli altri hotel che vedremo, ma comunque assolutamente buono.
C‘è un bel bar overwater con accesso diretto al mare dalla terrazza panoramica e pavimento in vetro all’interno per ammirare i pesci sottostanti; c’è una bella piscina a filo di oceano tanto da sembrarne una prosecuzione,provvista anche di zona idro-massaggio (anche se io rimango perplesso sull’uso della piscina in posti con un simile mare,capisco i bambini, ma gli adulti, boh).
Belli i beach deluxe, nuovi anche nell’arredo e con piscinetta privata che ha il vantaggio di essere bella esposta al sole e riscaldarsi; sì, perché i beach normali hanno la jacuzzi esterna molto carina ma con acqua gelata non riscaldabile neanche dal sole essendo tutte coperte dalle alte palme che circondano i bungalow.
Il GROSSO difetto del Kia Ora è l’assenza di una vera spiaggia, c’è una striscia di sabbia grossa piena di pezzi di corallo che diventa solo corallo appuntito in prossimità dell’accesso al mare, impossibile accedervi senza scarpette di corallo che personalmente odio, a me piace sentire la sabbia sotto i piedi.
Il tratto di mare migliore è probabilmente proprio quello davanti al nostro bungalow, ovvero quello compreso tra la zona piscina-bar e gli overwater; qui il mare, dopo il primo tratto di soli coralli, diventa sabbioso con qualche gruppo di corallo qua e là circondato da pesci, numerosi soprattutto attorno agli overwater posti proprio sopra una zona molto corallina ottima per lo snorkeling.
Faccio una parentesi: noi, essendoci documentati con foto e commenti del forum, sapevamo grosso modo cosa aspettarci e ci siamo trovati bene al Kia Ora, hotel di categoria e prezzi inferiore rispetto agli alberghi che visiteremo successivamente, chi arrivava da Bora Bora rimaneva malissimo una volta visto il Kia Ora per la struttura troppo spartana, per l’assenza di spiagge, per il mare troppo corallino, per la poca scelta e la non eccelsa qualità del mangiare.
Il mio consiglio è di mettere Rangiroa per prima isola, se la si vuole fare, in modo da non avere confronti schiaccianti con strutture di altre isole già viste; ripeto, noi, mettendola all’inizio siamo andati in continuo crescendo e pertanto non ci ha deluso pur essendo stata la struttura meno bella in cui siamo stati.
Detto dell’hotel, il primo giorno noi abbiamo preso confidenza col posto dedicandoci al sole e al mare con lo snorkeling.
Il secondo giorno siamo andati alla Laguna Blu, posto bellissimo, una laguna incontaminata dalle mille sfumature; ma la cosa che la rende unica non è tanto il colore del mare (a Bora Bora di angoli così ce ne sono almeno 10!) quanto la presenza di piccoli squaletti che vengono ad accoglierti nella speranza di ricevere qualche pezzo di pesce da noi, vi parlo di 30-40 squaletti!!!!
Per me, prima volta che vedo tanti squaletti insieme (ne avevo visto un paio alle maldive di piccoli) una vera emozione, più spaventata mia moglie anche se poi, vedendo che loro scappano appena provi ad avvicinarti, ha preso un po’ più di confidenza.
Anche alla laguna blu non c’è una spiaggia sabbiosa ma onestamente non se e sente il bisogno tale è lo scenario incantato.
Pranzo nel capanno a disposizione dell’hotel , relax e poi shark fading fuori dalla laguna con squali di un metro e mezzo e anche più!! In pratica tirano una corda tra la barca e una boa, si scende in mare aperto, ci si attacca alla corda rimanendo tutti lì (la nuotata solitaria è vivamente sconsigliata) e iniziano e gettare pesce già circondati da questi squali ormai abituati alle visite quotidiane, per loro quando arrivano le barche vuol dire che si mangia, pesce naturalmente.
L’emozione provata in quel frangente è indescrivibile, mai avrei pensato in vita mia di scendere in acqua e nuotare circondato davanti e dietro da almeno 30-40 squali di buone dimensioni; vi garantisco che dopo la perplessità iniziale se scendere o meno, in acqua non c’è mai stata la sensazione di pericolo; so che qualcuno non concorda con queste “operazioni turistiche”, personalmente devo dire che è stata una delle emozioni più belle della mia vita e se questo aiuta a rendere un pesce visto negativamente come lo squalo più “amico” dell’uomo, ben vengano.
Rientro con fermata alla pass per un eccellente snorkeling, giornata davvero fantastica.
Terzo giorno dedicato al relax e alla visita alla Pearl Farm con tanto di spiegazione di come vengono allevate e lavorate.
Quarto giorno alle Sabbie Rosa, una lingua di sabbia davvero rosa, soffice (questa sì che si chiama spiaggia!!); il posto è bellissimo, ho delle foto tra le più belle dell’intero viaggio, devo dire però che ci abbiamo messo 1 e 45 minuti per andare, altrettanti per tornare, alle Sabbie siamo rimasti una sola ora compreso lo shark fading (meno emozionante perché fatto dalla spiaggia dove si tocca) e poi 1 ora dedicata al pranzo su un’isoletta lì vicino e breve relax. Onestamente, una gita di 5 ore e mezza dove alla fine sul posto di destinazione si sta solo 1 ora al prezzo di circa 90 ¤ a testa, non la rifarei sapendo poi che a Tikehau, nostra seconda isola, le sabbie rosa sono ovunque!!
Il quinto giorno è quello della partenza proprio per Tikehau, fino a mezzogiorno ci diamo al relax, poi si parte……
GIUDIZIO HOTEL: 6
TEMPO TROVATO: solo un paio di rannuvolamenti di circa 2 ore, per il resto sole da spaccare le pietre.
GIUDIZIO ISOLA: sono contento di averla fatta più che altro per la Laguna Blu, per il resto non merita rispetto ad altre, non la includerei in un secondo viaggio, abbiamo le Maldive molto più vicine e più economiche ma soprattutto più belle.
.............la storia continua con Tikehau e Tahaa!!.............................
massimo:
TIKEHAU: già guardando dal finestrino dell’aereo (solo 20 minuti di volo) ci rendiamo conto che Tikehau sarà ancora meglio di Rangiroa; Tikehau si presenta ai nostri occhi come un insieme infinito di mini isolette tutte circondate da abbondanti spiagge, tutte rosa!!
L’arrivo all’aeroporto è ancora più singolare che a Rangiroa essendo la struttura un tipico bungalow solo un po’ più grande del normale, azzardo un 10x10 metri!!
Anche qui veniamo accolti dal personale del Pearl Beach con la collana di fiori, breve tratto in bus fino al porticciolo e partenza col il battello per altri 10 minuti di navigazione.
Il Pearl ci colpisce subito positivamente, all’arrivo vieniamo accolti dal suono di un corno suonato dal responsabile dell’hotel come benvenuto e ad accoglierci troviamo una italiana di Roma, lì per 4 mesi come responsabile gest.
Il villaggio è semplice ma ben strutturato, i dettagli sono più curati rispetto al Kia Ora; abbiamo un Beach Bungalow, molto bello, anche qui, secondo noi, davanti al tratto di mare più bello, tutto l’arredo è molto curato, il bagno è per metà open-air (tipo maldive ma la doccia e i servizi sono comunque al coperto), molto curato con specchio appeso al soffitto e veranda chiudibile per isolare il bagno.
C’è anche la Tv, usata solo per mettere in sottofondo qualche canzoncina polinesiana.
A mio parere alcuni beach bungalow hanno la posizione migliore di tutta l’isola; mi spiego, sull’isola abbiamo trovato molto vento per 4 giorni su 7 effettuati, SCONSIGLIATISSIMI gli overwater normali e quelli premium perche sono totalmente esposti alle raffiche oceaniche (è come se fossero messi su una pass); inoltre alcuni di questi overwater sono messi dal lato oceano, non dal lato laguna, per cui oltre ad avere ancor più vento sono quasi sempre all’ombra durante il giorno.
Se si vogliono comunque gli overwater bisogna andare per forza sugli overwater suite, posti di fianco alla spiaggia, per cui sul lato completamente riparato dal vento, e che peraltro sono davvero molto belli anche dentro.
Tra Beach e Premium beach onestamente cambia solo la posizione ma, a parer mio, i migliori sono i beach normali che vanno dal 26 al 29, posti davanti al tratto più bello del mare e la spiaggia arriva proprio fino al patio del bungalaw (alcuni premium beach ad esempio davanti al patio hanno giardino, un gradino di muretto e poi la spiaggia).
Il Mare: bello, bellissimo; nonostante il vento ai lati dell’isola, davanti alla spiaggia è piattissimo il che gli consente di essere particolarmente caldo (il più caldo che abbiamo trovato in Polinesia) e se possibile ancor più trasparente.
A Tikehau non ho mai usato le scarpette di corallo, la spiaggia è ROSA, ampia con tratti in cui è estremamente soffice, altri in cui è un po’ più corallina ma comunque sempre calpestabile a piedi nudi.
L’accesso al mare è per i primi 3-4 metri abbastanza corallino, nel senso che per entrare occorre guardare dove si mette i piedi, poi il fondo diventa per lo più sabbioso con blocchi di corallo qua là dove si nascondo i vari pesci.
Dicevo dei bungalow dal 26 al 29 perché nel tratto di mare antistante invece l’accesso al mare è molto più semplice e più sabbioso.
Già a riva ci sono molti più pesci rispetto a Rangiroa, pesci Napoleone, pesci Picasso e i simpaticissimi Mahi Mahi che appena ti vedono arrivano in fila indiana a controllarti.
Per il resto l’hotel ha un bel ristorante panoramico un bar, una boutique, salottino lettura con biliardo, campo da beach e ping pong oltre che una SPA con vista sulla laguna e sulle lingue di sabbia ai lati dell’isolotto di Tikehau.
Sì perché, il bello di Tikehau è che ai lati dell’isola del Pearl ci sono altre isolette con delle lingue di sabbia, sempre rosa, dove è possibile andare con la canoa o addirittura a piedi per sentirsi ancora più isolati dal mondo!
A Tikehau non ci sono grandi escursioni da fare, l’unica è l’isola degli uccelli ma non ci sembrava granchè e non l’abbiamo fatta.
Il bello è però vivere il mare e questi motu (isolotti) deserti; noi l’abbiamo fatto in tutte le salse: giro con gli acquascooter per andare a vedere una zona di bellissimo snorkeling, giro in barca per andare a nuotare con le tartarughe, nonchè ci siamo concessi il lusso della fuga romantica su isolotto deserto con tanto di cameriera a nostra disposizione che ci ha preparato pranzo e ogni altro spuntino immaginabile, un isolotto davvero stupendo con sabbia rosa borotalcosa e lagunetta riparata che sembrava una piscina con l’acqua più calda che io abbia mai trovato (più anche delle Maldive o dei Caraibi).
Tikehau è un’isola splendida ed ancora incontaminata, dove il tempo sembra fermarsi e dove davvero persino io mi sono scoperto romantico!!!
Abbiamo mangiato piuttosto bene sia il pesce che la carne, il personale è sempre gentilissimo, le camere vengono fatte 2 volte al giorno, che altro dire: BELLO BELLO BELLO.
GIUDIZIO HOTEL: 7
TEMPO TROVATO: siamo stati quasi 7 giorni completi, è stato brutto solo un intero pomeriggio e sera fino alle 8 del giorno seguente, per il resto sempre bello con la variabilità della Polinesia, qui le nuvole viaggiano velocissime ma sempre abbastanza piccole per cui si passa dal sole alla nuvola, dalla nuvola al sole con estrema rapidità il che è pure piacevole perché altrimenti ci si cucinerebbe!!
GIUDIZIO ISOLA: Io ho avuto la fortuna di girare molti posti di mare e sono innamorato delle Maldive, beh, Tikehau è forse l’atollo polinesiano più simile alle Maldive pur mantenendo una sua unicità per via delle sabbie rosa e della maggiore facilità nell’esplorare altri motu circostanti. Chi va in Polinesia la DEVE includere.
TAHAA: da Tikehau partiamo alle 16 per cui abbiamo fatto tutta la giornata di sole lì (qui il tramonto è alle 18 ma già dalle 16.30 il sole cala di intensità e si nasconde più facilmente dietro le nuvole); partiamo godendoci dall’alto ancora lo spettacolo di Tikehau e dopo 1 ora arriviamo a Raiatea, viaggio turbolento per via di una perturbazione proprio sopra Raiatea.
Qui ad attenderci il personale del Vahine Island che ci conduce subito, già nell’aeroporto al battello del Vahine.
Tahaa e Raiatea sono all’interno della stessa laguna per cui la navigazione risulta tranquilla nonostante il mal tempo.
Dopo circa 40 minuti arriviamo al Vahine Island, non piove ma un vento pazzesco non ci fa godere del posto ma ci costringe a ripararci nel bar per le prime spiegazioni dell’isola.
Il Vahine Island è l’hotel più piccolo dove siamo stati, solo 9 bungalow, 3 overwater e 6 beach.
Noi avevamo l’overwater n.3, il più esterno rispetto al pontile.
Non finirò mai di ringraziare il forum perché se ho scelto questo posto è stato solo dopo aver visto tutti i commenti entusiasti di questo posto, mai un commento negativo.
Ed in effetti questo è il posto dove ci abbiamo lasciato il cuore e dove mi sono promesso di ritornare prima o poi.
L’isola, un motu di Tahaa, è piccolissima ma è un vero paradiso, dal lato overwater si ha una laguna azzurrissima ed enorme (tipo Bora Bora) che poi diventa di colpo blu scuro e va a terminare nel verde delle montagne di Tahaa.
La parte delimitata dal lungo pontile è di un colore quasi indefinibile, che va dal bianco al rosa, pazzesco.
L’altra parte, quella di destra guardando verso Tahaa, è invece ricca di coralli ed arriva fino al reef dove sbattono le onde oceaniche; in questo tratto si può fare un ottimo snorkeling, mille pesci colorati, mille ostriche di tutti i colori e corallo vivo!!! Non come mar Rosso o Maldive dove è per lo più tutto morto.
A separare le 2 aree c’è la spiaggia di sabbia bianca che termina con una lingua di sabbia che a seconda delle maree è a pelo d’acqua o appena sopra, spettacolare per stendersi con gli sdraietti semi-galleggianti disponibili.
La lingua assume anche forme diverse proprio a seconda di come emerge dall’acqua.
Se proprio vogliamo trovare un difetto al Vahine è quello di avere per i primi 10 metri, nel tratto di laguna, moltissime lumache nere di mare, non so se dipenda anche dalla stagione o se ci sono sempre; le avevamo viste anche nelle precedenti isole, ma qui è pieno per cui per fare il bagno occorre prima fare un po’ di slalom tra questi lumaconi.
Il tratto migliore per una buona balneazione e per farsi una bella nuotata è proprio quello attorno agli overwater.
A proposito degli overwater sono enormi, con un tavolino in vetro per vedere sotto, apribile, lungo quasi 1 metro; schermo piatto ma solo per vedere i dvd disponibili gratuitamente nell’office di Carl, il manager che assieme alla moglie Carol gestisce splendidamente l’isola. L’unico neo della camera è stata la doccia che aveva degli sbalzi di temperatura improvvisi ed io mi sono quasi ustionato la testa, problema che però ho segnalato a Carl e sono sicuro che rimedierà. Il terrazzo è molto grande ed ha tutto, amaca matrimoniale, 2 lettini, 2 sdraio ed un tavolino.
Ma ciò che rende unico questo posto è il clima familiare che si viene ad instaurare e la sensazione di essere sempre coccolati dalla mattina alla sera; diciamo subito che al Vahine Island si mangia sempre in maniera DIVINA, a noi sembrava di essere ogni sera nel nostro ristorante italiano preferito; la colazione non è a buffet, ti portano tutto loro e tutta roba fatta in casa, dalle marmellate allo yogurt oltre ai migliori croissant mangiati in polinesia, alla frutta, alla mitica baguette etcccc..; a pranzo, la cosa più banale era il sandwich con il tonno, ma attenzione, era una intera baguette con tranci di tonno fresco appena cotti alla griglia, spettacolare!!
Essendo al massimo in 18 persone chiaramente tutto è molto intimo, con noi peraltro c’erano tutte coppie italiane tranne una francese. Il personale è sempre a tua disposizione: c’è il beach boy che ad ogni minima richiesta è pronto, vuoi mangiare o bere qualcosa in camera e ti portano tutto senza sovrapprezzo come in altri posti, vuoi prendere anche la barca, basta andar all’office e in 10 minuti hai l’uomo sulla barca che ti porta dove vuoi.
Naturalmente organizzano escursioni a Tahaa per vedere le piantagioni di vaniglia e la pearl farm, escursioni al giardino di corallo che si trova in zona de “Le Tahaa Private Island”, ecc.
IL problema è che si sta talmente bene lì che ti passa la voglia di andare in giro, noi nei 5 giorni in cui siamo rimasti abbiamo solo fatto un paio di giri in canoa ed uno in barca per esplorare un’altra isoletta deserta.
Passando abbiamo visto anche La Pirogue, altro hotel molto piccolo, credo solo 6 bungalow, carino ma niente di che rispetto al Vahine Island.
E’ difficile credo farvi capire il clima che si respira al Vahine Island, bisogna viverlo; anche Carl, il capo, è sempre lì a chiederti se tutto va bene, se abbiamo bisogno di qualcosa, l’ultimo giorno mi ha persino regalato a sorpresa 2 bottigliette di rhum fatto da loro, una al tiare ed una all’ananas, perché ci eravamo fatti una bella chiaccherata una sera bevendo questi 2 rhum; sono quelle cose che almeno a me rimangono davvero dentro.
Per il resto l’hotel non è molto semplice nella struttura, le camere sono molto belle, la spiaggia è curatissima con tavoli, lettini normali e quelli da acqua, i giardini curatissimi, un carinissimo campo da beach volley 2 contro 2, varie attrezzature per le attività di mare, dalle pinne, alle canoe, al pedalò, alla bachetta e, richiedendole, molte altre cose che ti portano apposta ma a pagamento. Il ristorante è sulla spiaggia fronte laguna e viene completamente aperto o chiuso a seconda del tempo, il bar è li di fianco con libri di tutti i tipi e pure giochi di società.
E poi c'è il mare, in tutte le versioni polinesiane possibili...
GIUDIZIO HOTEL: 8,5: la struttura è obiettivamente da 7, tipo quella di Tikehau, ma il trattamento è da 10 per cui facciamo una media.
TEMPO TROVATO: in effetti qui abbiamo trovato il tempo peggiore del nostro viaggio, peggiore ma sempre buono; dicevo dell’arrivo con il vento e nuvolo che è rimasto anche la mattina seguente, poi è uscito il sole pur rimanendo un vento piuttosto forte; terzo, quarto e quinto giorno sempre bello con vento diventato brezza, di nuovo nuvolo la mattina della partenza ma essendo tale non ci ha guastato più di tanto.
GIUDIZIO ISOLA: ribadisco: qui noi ci abbiamo lasciato il CUORE!! Perché è un angolo di paradiso, perché per 5 sere abbiamo mangiato in maniera fantastica, perché ci siamo sentiti coccolati tutto il giorno, perché c’era un bel clima familiare, etc….. Alcuni ragazzi trovati su altre isole erano contentissimi anche de Le Tahaa Private Island, l’ho visto dall’alto con l’aereo e sembra davvero molto bello però a me da l’impressione di essere un albergo in stile Bora Bora messo a Tahaa; dal momento che nessuno se va in Polinesia può saltare Bora Bora (sarebbe come andare a Roma e non vedere il Colosseo), il mio consiglio è di andare nel grande albergo a Bora Bora e provare un’esperienza totalmente diversa a Tahaa andando al Vahine Island.
.............. ultima parte con Bora Bora e commenti generali...............
agenzia:
complimenti, bel racconto ;)
Ansiola:
Potreste consigliarmi quali guide turistiche acquistare per il mio viaggio in Polinesia???
Grazie! ;)
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